4 Novembre 2019

Ancelotti in conferenza: problema da risolvere è mancanza di continuità

Ancelotti in conferenza stampa di presentazione del match Napoli-Salisburgo: “Il problema è la mancanza di continuità, la rosa è di valore alto”

Ancelotti, consueta conferenza stampa pre match per il mister, accompagnato da Kostas Manolas.

Il Napoli sta vivendo un momento molto difficile della stagione in corso: se in Champions ha sfoderato due prestazioni convincenti contro i campioni del Liverpool ed il granitico Salisburgo, in campionato le cose non vanno altrettanto bene.

18 punti in 11 gare, questo il bottino accumulato dal Napoli in Serie A: ben poca cosa rispetto alle ambizioni auree di dimarese memoria, quando mister e squadra si dicevano pronti a lottare per lo scudetto.

Il ritorno dell’Inter, che non ci si aspettava così rapido in virtù del cambio allenatore, e le prestazioni in taluni casi davvero molli dei partenopei hanno spedito il Napoli al settimo posto in classifica.

Settimo posto, ovvero fuori dall’Europa che conta e fuori anche dall’Europa League.

Un risultato totalmente inaspettato, per una squadra che vanta uno dei più vincenti allenatori in panchina ed un organico sulla carta forte e ricco di qualità.

Le domande che i giornalisti hanno rivolto, oggi, a Mister Ancelotti vertevano proprio su questo punto: cosa succede al Napoli? Cosa non sta girando bene? Perché prestazioni così poco convincenti, così prive di anima?

L’allenatore azzurro non ha lesinato risposte:

E’ mancata continuità. La rosa del Napoli è di gran valore. Confermo quanto detto a Dimaro e ad inizio campionato in merito alla campagna acquisti della Società: si è trattato di un buon mercato, non sono deluso dai nuovi innesti, che stanno facendo bene.

Il vero problema di questa squadra è la continuità: sfoderiamo prestazioni bellissime alternandole ad altre molto meno convincenti. Essendo la rosa di gran valore, dobbiamo dimostrare questo valore in ogni partita“.

La Società ha chiamato in ritiro la squadra fino alla prossima di Campionato.

Non sono d’accordo con questa decisione. Ma è un dettaglio. La notizia è che domani ci giochiamo una partita importante e dobbiamo concentrarci sul Salisburgo. Non cambierà nulla nei miei rapporti con la Società: il club è preoccupato per i risultati e per la classifica, come lo siamo noi“.

Il Salisburgo, dunque. Partita importante, che potrebbe decidere una stagione. Il passaggio dei gironi di Champions con due turni di anticipo sarebbe importante per la SSCN, che ne guadagnerebbe anche in termini economici.

Introiti che le servono per poter restare competitiva in sede di mercato e tenere i bilanci in ordine.

Tatticamente non cambierà niente rispetto alla partita di andata. Velocità in fase di possesso e compattezza in fase di ripiegamento, questi sono i dettami seguendo i quali dovrà giocare la squadra domani. Il Salisburgo merita la Champions, gioca con grande qualità ed intensità tutte le partite“.

La svolta tanto attesa non c’è stata, anzi, si nota un’involuzione in termini di classifica e risultati. Sarà possibile fare della partita di domani la chiave di volta per questa stagione iniziata male?

Non la vedo in modo così drastico: ci sono alcune partite che abbiamo sbagliato, come quella con la Roma. Ma contro l’Atalanta abbiamo disputato una bella gara, solo la fortuna non è stata dalla nostra. Diversi risultati non hanno rispecchiato l’andamento della gara. Domani abbiamo una possibilità importante: il Napoli è fuori dagli ottavi da un po’, abbiamo riflettuto sui nostri errori e vogliamo fare una grande partita“.

Nei momenti bui, si sa, il pubblico può dare una grossa mano, ed è quello che chiede Ancelotti ai supporters azzurri:

Il San Paolo può aiutarci. Qui non abbiamo mai sbagliato gara. Il nostro pubblico può esserci di grande aiuto: domani è fondamentale il sostegno dei tifosi“.

Domanda anche sulle incertezze difensive che spesso hanno consegnato la squadra a risultati negativi:

Manolas: “La fase offensiva e la fase difensiva si impostano in 11. Se si sbaglia in difesa, la responsabilità è di tutta la squadra, che non ha funzionato come avrebbe dovuto. Io e Koulibaly abbiamo giocato insieme 6 partite, subendo 3 gol. Non capisco tutto questo clamore sulla coppia di difensori centrali né tutte le critiche a Kalidou, che è un giocatore di altissimo livello“.

Il momento del Napoli è complicato e la Champions può offrire un riscatto rispetto a quanto visto in Campionato. Gli occhi di tutti sono puntati sul San Paolo, che domani sera ospiterà un match importantissimo, anche se non decisivo.

 

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