Amianto risarcimenti a operaio di Volla: INPS condannata
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Amianto risarcimenti: Il Tribunale di Nola ha riconosciuto un importante risarcimento a un operaio ex dipendente dello stabilimento Sacelit di Volla, affermando il suo diritto alla ricostituzione contributiva per 15 anni di esposizione all’amianto.
La sentenza, che porta a un indennizzo di 150mila euro, rafforza i diritti dei lavoratori.
Amianto risarcimenti: quindici anni a contatto con materiali pericolosi
L’uomo ha lavorato tra il 1978 e il 1993 in reparti dove la manipolazione di materiali in cemento-amianto era quotidiana. Documenti tecnici e testimonianze hanno evidenziato attività come taglio, finitura e bonifica interna, tutte svolte in ambienti saturi di fibre disperse nell’aria.
L’esposizione è stata confermata da anni di attività in cui l’amianto accompagnava i lavoratori anche fuori dalla fabbrica, depositandosi sugli abiti e negli spazi familiari.
Determinante il riconoscimento dell’INAIL
Il caso ha trovato fondamento nel riconoscimento, da parte dell’INAIL, di una lesione correlata all’esposizione. Questo elemento ha permesso l’applicazione delle norme che prevedono l’aumento figurativo dei contributi per chi sviluppa patologie legate all’amianto.
L’INPS dovrà quindi aggiornare la posizione assicurativa e farsi carico delle spese legali.
Amianto risarcimenti: una storia industriale che lascia ancora ferite aperte
Secondo l’avvocato Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto e legale dell’operaio, la vicenda riflette un passato industriale in cui la produzione era spesso prioritaria rispetto alla tutela della salute.
Stabilimenti come la Sacelit hanno sostenuto per decenni l’economia locale, ma a un costo pagato dai lavoratori che solo oggi vedono riconosciuti i propri diritti.
Un segnale forte per chi cerca giustizia
Amianto risarcimenti – Questa decisione si inserisce nel crescente numero di casi simili, confermando che le tutele avanzano e che la giurisprudenza sta diventando più sensibile ai danni subiti da migliaia di lavoratori esposti.
L’ONA continua a offrire supporto medico e legale gratuito per chi ritiene di aver lavorato in condizioni di rischio.
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