ALMAVIVA: ANCORA MINACCIA DI LICENZIAMENTI
Almaviva ha annunciato la chiusura delle sedi di Napoli e Roma ed il licenziamento di 2.511 lavoratori.
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Almaviva Contact ha annunciato la chiusura delle sedi di Napoli, 845 persone, e Roma, 1.666 persone, ciò nonostante l’accordo raggiunto a maggio con la regia del Mise che scongiurava il licenziamento di circa 3.000 lavoratori.
La procedura di riduzione del personale era stata avviata lo scorso 21 marzo con circa 1.000 persone per la sede di Roma, 400 per la sede di Napoli e circa 1.700 lavoratori a Palermo.
Almaviva Contact è la principale azienda di contact center del nostro Paese e da sempre ha evidenziato e messo in atto la volontà di non delocalizzare. È proprio questa una delle ragioni che nonostante le leggi nazionali ha permesso l’incontrollato aumento delle attività di delocalizzazione in Paesi extra UE, che ha portato a raddoppiare la presenza dei call center che lavorano per il mercato italiano in Albania (dati ufficiali Insta).
L’azienda in un comunicato stampa del 5 ha dichiarato: “Di fronte agli sviluppi dell’Accordo siglato il 31 maggio scorso ed in presenza dell’ulteriore, drastico aggravamento del conto economico e dei risultati operativi, la Società AlmavivA Contact – in coerenza con quanto evidenziato nei Tavoli di monitoraggio mensili – ha annunciato oggi l’apertura di una procedura di riduzione del personale, all’interno di un nuovo piano di riorganizzazione aziendale. La decisione è stata comunicata alle Organizzazioni Sindacali e al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali”.
Il comunicato prosegue: “Gli esiti del monitoraggio mensile richiesto dall’Azienda sull’attuazione dell’Accordo, verificati da ultimo lo scorso 22 settembre, hanno tuttavia attestato il rifiuto da parte delle Organizzazioni Sindacali di sottoscrivere lo specifico accordo sulla gestione di qualità e produttività individuale, impegno centrale e condiviso come vincolante in sede d’Intesa, che nega inspiegabilmente una fondamentale leva distintiva per la qualificazione dell’offerta ed il progressivo riassorbimento degli esuberi”.
Infine l’Azienda conclude “Il piano coinvolge il 5% del personale attualmente in forza al Gruppo a livello globale. Nel corso dei prossimi settantacinque giorni, secondo la normativa in materia, la Società si confronterà con le Organizzazioni Sindacali per esaminare l’impatto sociale ed occupazionale della procedura.”
Sulla vicenda è intervenuta l’Assessore regionale al Lavoro, Sonia Palmeri, dichiarando: “La notizia ci ha colti tutti di sorpresa, ma non permetteremo questi licenziamenti, annunciati da Almaviva”, come riportato da Agenparl. Per poi concludere ““Abbiamo lottato in modo profondo per raggiungere un accordo a maggio di quest’anno. La Regione Campania ha incontrato i vertici di Almaviva e messo a disposizione fondi per la formazione per accompagnare progetti di riprogrammazione in questi momenti. Abbiamo contattato il ministero dello Sviluppo economico con cui cercheremo di aprire un tavolo per capire cosa ha in mente l’azienda e perchè è tornata sui suoi passi”.
Inoltre Agenparl riporta che “l’assessore campano, Palmeri, sin da subito si è messa in contatto con il Ministero dello Sviluppo economico, chiedendo un incontro urgente e trovare una soluzione. La risposta è arrivata. Palmeri annuncia ad Agenparl che la settimana prossima, nell’arco di due giorni ci saranno incontri con le parti interessate: lunedì 10 ottobre, a Santa Lucia, incontro tra Regione e Comune di Napoli e martedì 12 alle ore 15, al Mise con azienda, sindacati, vice ministro Bellanova e Regione Campania.”
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