26 Novembre 2024

Alla Reggia di Caserta le opere di Pistoletto

Di Carlo Napolitano - Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=73004671

reggia di caserta pistoletto

Reggia di Caserta, arrivano le opere di Pistoletto: saranno esposte da domani, 27 novembre, fino al 30 giugno.

La mostra “Metawork”, che prende il nome da una delle opere esposte, permetterà ai visitatori di conoscere tale protagonista dell’arte povera attraverso 60 opere.

Reggia di Caserta: Pistoletto e la mostra “Metawork”

rrivano alla Reggia di caserta ben 60 opere di Michelangelo Pistoletto, in una speciale mostra che inizierà domani, 27 novembre, e terminerà il 30 giugno 2025.

Durante la conferenza di presentazione, la direttrice e curatrice della mostra, Tiziana Maffei, ha affermato: “Una mostra importante che nella sua molteplicità valorizza più temi coerenti alla nostra missione museale”. La direttrice ha poi spiegato che il filo rosso è con Terrae Motus, che riporta la Reggia sui passi della contemporaneità con gli artisti che al tempo del terremoto del 1980 furono coinvolti nell’operazione.

“Quella di Michelangelo Pistoletto” ha aggiunto Maffei “è un’arte aperta al dialogo e allo scambio. È una ricerca in continua evoluzione ed espansione intesa a ripristinare il contatto tra l’esperienza artistica e il mondo”. Difatti, una delle tematiche principali della mostra è il legame tra arte e spiritualità. L’opera “Il tempo del giudizio”, ad esempio, presenta un tempio che riunisce le principali religioni monoteistiche (cristianesimo, islamismo, ebraismo) e il buddhismo. Ogni religione è infatti rappresentata da un oggetto simbolico: ad esempio, l’inginocchiatoio per il cristianesimo.

Esposti poi anche ritratti fotografici di otto cittadini di Cittadellarte, che sarà possibile ricombinare insieme tramite un programma di intelligenza artificiale. Un’opera che simboleggia il passaggio dalla dimensione privata a quella collettiva.

Un’ottima occasione, quindi, per conoscere meglio il celebre artista de “La Venere degli stracci”, che a lungo ha caratterizzato il paesaggio e l’immaginario napoletano.

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