Alberto, vittima innocente della camorra. 17 anni fa l’errore che lo ha ucciso
17 anni fa morivano Alberto, Rosario e Salvatore, giovani ragazzi e colleghi di lavoro uccisi per sbaglio dalla camorra
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20 luglio 1998, via Nazionale delle Puglie, a Pomigliano d’Arco, nella zona nord-est di Napoli. Tre operai, Alberto Vallefuoco, Rosario Flaminio e Salvatore De Falco avevano appena terminato il proprio turno di lavoro e si erano ritrovati davanti ad un bar nei pressi del pastificio Russo per cui lavoravano. I giovani stavano per rientrare in macchina quando tre sicari, armati di revolver e kalashnikov e coperti da passamontagna, a bordo di una Lancia Y sparano circa quaranta colpi ai tre ragazzi uccidendoli all’istante.
Partono le indagini: i nomi dei tre operai non risultano negli archivi della Polizia e dei Carabinieri. Nessuna segnalazione, nessun precedente, niente di significativo dal punto di vista criminale. L’ipotesi, poi confermata, fu quella di un clamoroso errore, una scambio di persona. Alberto, Rosario e Salvatore erano stati scambiati per appartenenti al clan in guerra con quello degli assassini. Era stato solo un calcolo sbagliato, un trovarsi al posto sbagliato al momento sbagliato.
Per il triplice omicidio sono stati condannati all’ergastolo Modestino Cirella, Giovanni Musone, Pasquale Cirillo, Pasquale Pelliccia e Cuono Piccolo come mandanti ed esecutori dell’assassinio. Al collaboratore di giustizia Carmine Franzese sono stati invece inflitti 22 anni di reclusione. La famiglia di Alberto Vallefuoco è impegnata nel Coordinamento dei familiari delle vittime innocenti della criminalità e porta la propria testimonianza ai giovani campani affinché l’uccisione di Alberto non sia resa vana.
Negli animi dei famigliari di Alberto brucia ancora la morte del ragazzo, vittima innocente della criminalità organizzata. Suo padre, Bruno, tempo fa dichiarò in un’intervista: “Mio figlio e i suoi amici non si trovavano al posto sbagliato al momento sbagliato – come molti sostengono -, sono “loro”, quelli che li hanno uccisi, che si trovavano al posto sbagliato al momento sbagliato. Sono loro che se ne devono andare”.
A Casalnuovo la sezione anagrafe del Comune è stata dedicata alla memoria di Alberto, Rosario e Salvatore. Nel maggio del 2012 invece Pomigliano D’Arco ha ospitato un convegno in memoria dei tre giovani e dall’inizio dello stesso anno, per volontà della famiglia di Alberto, è stato istituito il Memorial calcistico Vallefuoco. Ad Alberto è inoltre intitolato lo stadio di Mugnano. Nel 2012 infine è stata inaugurata la cooperativa A.R.S. dedicata alla memoria dei tre ragazzi.
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