9 Aprile 2025

Aggressioni al personale sanitario: ”ero incinta di 5 mesi”

La prima aggressione quando avevo solo 23 anni, ero incinta di 5 mesi è costata la vita del bambino''

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aggressioni al personale sanitario

AGGRESSIONI PERSONALE SANITARIO-Il problema della violenza che prende di mira il sistema sanitario nazionale sta diventando sempre più impellente. Bruno Zuccarelli, segretario regionale del sindacato Anaao Assomed, ha riportato un dato preoccupante. Dall’inizio dell’anno si è verificato un aumento del il 22% delle aggressione di cui è vittima personale sanitario in Campania.

Il racconto toccante di una vittima

La dottoressa in scienze infermieristiche, Loredana Esposito ha dichiarato di aver subito tante di quelle aggressioni nel corso degli anni, da non tenere nemmeno più il conto. “La prima aggressione quando avevo solo 23 anni, ero incinta di 5 mesi è costata la vita del mio bambino: il giorno prima muoveva i piedini, un attimo dopo non c’era più. Non l’ho mai superata, ma non ho mai abbandonato il pronto soccorso nonostante le violenze”. Durante l’ultima aggressione subita, Esposito ha raccontato come i familiari di un paziente abbiano addirittura cercato di cavarle gli occhi.

E’ emerso inoltre, che quasi nessun direttore generale si è costituito parte civile a seguito di episodi di violenza. Senza contare poi la scarsa presenza di telecamere nei pronto soccorso.

Di fronte a una tale evidente emergenza, i dati raccolti dall’Anaao Assomed testimoniano quanto poco la direzione abbia adottato procedure di prevenzione in merito alle aggressioni al personale sanitario. ”Delle 25 realtà censite, meno della metà (solo 11) lo ha fatto. E sempre in 11 luoghi di lavoro (sui 25 presi in esame) si effettuano corsi di formazione in tema di prevenzione delle aggressioni al personale sanitario”.

FONTE: NapoliToday

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