19 Giugno 2025

Aggressione Francesco Borrelli: nuovo episodio di violenza a Napoli

Aggressione Francesco Emilio Borrelli: il deputato è stato colpito in volto mentre documentava abusi nei pressi dell’ospedale Monaldi.

Copertina Facebook profilo ufficiale di Borrelli

Aggressione a Francesco Borrelli

Ancora una volta c’è stata un’aggressione nei confronti di Francesco Emilio Borrelli, deputato dell’AVS e storico attivista contro l’illegalità diffusa a Napoli.

La violenta aggressione è avvenuta nella zona dei Camaldoli, nei pressi dell’ospedale Monaldi. Borrelli stava filmando con il cellulare la presenza di parcheggiatori abusivi e auto in sosta vietata su stalli riservati a disabili e fermate degli autobus.

Durante la diretta Facebook, una donna — successivamente identificata — lo ha colpito al volto, rompendogli gli occhiali. Ma non è tutto: assieme ad altre persone, ha lanciato sampietrini contro il deputato e la sua scorta.

L’aggressione, documentata in video anche da altri attivisti come Pino Grazioli, ha suscitato sdegno e indignazione sui social.

Aggressione a Francesco Borrelli: “Sotto attacco da parte della mala di TikTok”

Borrelli ha denunciato che non si tratta di un caso isolato. “Da quando i tiktoker della malaNapoli hanno avviato una campagna per colpirmi fisicamente, le aggressioni sono aumentate”, ha dichiarato. Secondo il deputato, si tratta di una vera e propria istigazione a delinquere da parte di pregiudicati, finti pentiti e personaggi vicini alla criminalità organizzata che sui social incitano a colpirlo durante le sue uscite pubbliche.

Sconcertante anche la presenza, tra gli aggressori, di un ex Carabiniere parente dei facinorosi, che avrebbe esibito un distintivo per tentare di ostacolare la denuncia e depistare l’arrivo della Polizia.

La questione sicurezza: promesse mancate

Aggressione a Francesco Borrelli: Nonostante sia sotto scorta da tempo, episodi simili si ripetono con inquietante frequenza. In molti si interrogano sull’efficacia della protezione garantita, considerando che il parlamentare viene tutelato da appena due agenti.

A seguito di una precedente aggressione, il Prefetto di Napoli aveva promesso un potenziamento della scorta. Ma a quanto pare, nulla è cambiato.

L’attivista Enrico Rizzi ha espresso piena solidarietà a Borrelli e agli agenti coinvolti: “Non è accettabile che chi si batte per la legalità venga lasciato solo, mettendo a rischio la propria vita e quella di chi lo protegge. Che fine ha fatto la promessa del Prefetto?”.

Un simbolo di resistenza civile

Francesco Emilio Borrelli, nel corso degli anni, si è fatto portavoce di una battaglia civile contro il degrado, gli abusi e la criminalità di strada. Le sue dirette social sono diventate uno strumento di denuncia pubblica, ma anche un bersaglio per chi vede nella legalità un ostacolo.

L’ennesima aggressione a Francesco Borrelli conferma la difficoltà, e il pericolo concreto, di chi prova a cambiare le cose in una città bellissima e complessa come Napoli. La domanda che resta è una: quanto dovrà ancora rischiare chi difende la legalità, prima che lo Stato intervenga con misure concrete?

Appena un mese fa si è consumata un’altra violenza ai danni del deputato, leggi: Danneggiata l’auto di scorta del deputato Borrelli