21 Marzo 2022

Aggressione a Melito: bimba presa a pugni e schiaffi

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Aggressione a Melito: bimba di 11 anni presa a pugni e schiaffi. Secondo le ricostruzioni, la vittima era in bagno quando è stata colpita

AGGRESSIONE A MELITO: BAMBINA DI 11 ANNI PRESA A PUGNI E SCHIAFFI IN UNA SCUOLA– Ennesima aggressione a Melito tra giovanissimi: secondo quanto riportano anche i colleghi de “il meridiano news” infatti, una bambina di 11 anni è stata presa a schiaffi e pugni da una sua coetanea. A denunciare l’episodio è stata Manuela Del Frate, presidente dell’associazione “Diamoci un peso”.

In particolare, secondo quanto emerge dal racconto di Del Frate, la ragazzina era in bagno quando improvvisamente una un’altra studentessa della stessa scuola, probabilmente scambiandola per qualcun’altra, l’ha presa a schiaffi e pugni.

Ecco ciò che si legge sul profilo Facebook ufficiale di Manuela Del Frate: “Ieri sera, con mio grande dispiacere e stupore, sono venuta a conoscenza di un increscioso avvenimento che, a mio avviso, dato l’epoca in cui viviamo, l’informazione e la sensibilizzazione che si fa sull’argomento, non sarebbe dovuto accadere.  E bene giovedì mattina scorso, in concomitanza con la presenza della Polizia di Stato per la sensibilizzazione alla Legalità, nel plesso scolastico Marino Guarano di Melito, si è verificato un grave atto di violenza a carico di un’alunna di prima media che era in bagno ed improvvisamente si è vista travolta da schiaffi e pugni da parte di un’altra alunna”.

La Del Frate ha poi così proseguito: “La piccola alunna, per paura, è rimasta chiusa nel bagno per alcuni minuti, non è riuscita a riconoscere chi l’ha aggredita, con grande vigliaccheria, perché frastornata. A quanto afferma l’alunna ci sarebbe stato uno scambio di persona… L’aggreditrice, al momento, è impunita in quanto non riconosciuta anche se, confrontandomi con alcune mamme che hanno i loro figli nello stesso plesso e nella stessa classe, ho saputo che per paura al momento la vittima non sta frequentando. Mi chiedo come si possa arrivare a tanto. Mi auguro vivamente che si prendano seri provvedimenti, che dopo questo avvenimento assurdo ci sia una forte campagna di sensibilizzazione da parte di istituzioni, dirigenti, insegnanti e genitori. Non è giusto! La scuola dev’essere un luogo sicuro e sereno dove poter far crescere i nostri figli durante il loro percorso di vita con la massima tranquillità“.

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