Aggressione 118, a Napoli operatori sanitari aggrediti: “Sono stanco”
Aggressione 118, questo pomeriggio a Napoli registrata l’ennesima aggressione verso operatori sanitari: la vicenda
Aggressione 118 – Oramai non si tratta più di casi isolati ma di un preoccupante trend che sconcerta e sorprende, soprattutto in piena epoca pandemica.
Sempre più spesso, infatti, accade che gli operatori sanitari del 118, di stanza su instancabili autoambulanze che percorrono decine di volte le strade della città, vengano aggrediti con ferocia da propri concittadini.
L’ennesimo, triste, episodio si è verificato questo pomeriggio a Napoli.
La ricostruzione
Allertati da una telefonata da codice rosso, gli operatori sanitari sarebbero giunti sul posto ma, ancor prima di entrare in casa della paziente, sarebbero stati ferocemente aggrediti in strada.
Gli aggressori, stando a quanto trapela dalle prime indiscrezioni, non sarebbero legati da rapporti di parentela con la paziente.
Gli operatori del 118, colpiti da calci, pugni e spintoni, sarebbero riusciti a sottrarsi all’aggressione e ad entrare finalmente nell’appartamento, luogo dell’intervento.
Qui, avrebbero trovato la paziente deceduta da non meno di 40 minuti.
Inutili i tentativi di rianimazione messi in campo prontamente dagli operatori sanitari: per la donna non c’è stato nulla da fare.
Usciti dall’appartamento, gli operatori si sarebbero accorti degli svariati danni perpetrati anche ai danni dell’ambulanza.
Accorate e disperate le parole del medico colpito dall’aggressione:
“Dopo 19 anni di servizio ho ricevuto la mia prima aggressione, vorrei andare via, sono stanco!“.
L’associazione Nessuno tocchi Ippocrate ha denunciato il mancato intervento delle forze dell’ordine, che erano state allertate dagli operatori sanitari, prima ancora di partire verso l’appartamento dal quale era partita la segnalazione.
Infatti, la concitazione espressa durante la telefonata aveva messo in allarme i sanitari, che per questo motivo avevano telefonato alle forze dell’ordine, chiedendo loro di intervenire per sicurezza nel luogo della segnalazione.
Stando a quanto si apprende, però, i militari nn si sono presentati ed il loro mancato intervento è stato stigmatizzato da Manuel Ruggiero, presidente di Nessuno tocchi Ippocrate ai microfoni de La voce di Napoli:
“Non è stato seguito il protocollo. Nei casi di una telefonata così concitata la prima cosa da fare è chiamare le forze dell’ordine, che non sono arrivate. Proprio ieri c’è stata una riunione con il prefetto, in cui si parlava di queste continue aggressioni, è a conoscenza del problema e ha espresso piena solidarietà. Il problema è all’attenzione di tutti, ma non c’è la volontà di risolverlo. Noi chiediamo la qualifica di pubblico ufficiale, noi possiamo solo denunciare, se invece avessimo questa qualifica potremo procedere a sanzionare“.
A riportare la notizia, i colleghi di VocediNapoli.it
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