Afragola, rissa dopo il battesimo: tra colpi di pistola e mazze da baseball
La rissa è avvenuta nella giornata di ieri, domenica 21 aprile 2022, in piazza Castello ad Afragola. Era da poco terminata la cerimonia di battesimo nella chiesa di San Giorgio, quando un diverbio è ben presto degenerato in una vera e propria rissa, con tanto di mazze da baseball e colpi d’arma da fuoco.
Stando a quanto si legge, l’alterco è avvenuto tra due famiglie per vecchi rancori di vicinato. Finiti in ospedale tre fratelli.
Afragola, rissa dopo il battesimo: la vicenda
Come accennato, erano da poche scattate le 13.00 che fuori la chiesa di San Giorgio, in piazza Castello ad Afragola, si è scatenata una vera e propria rissa. Un diverbio che è degenerato in pochi minuti, tanto che sono state utilizzate mazza da baseball e armi da fuoco. In quattro sono rimasti feriti da questo raid, che sono stati trasportati in ospedale. A due fratelli sono stati estratti dei proiettili dall’addome e dal gluteo; il terzo coinvolto, invece, ha subito un trauma cranico, ferita compatibile con l’utilizzo di una mazza da baseball. Infine, il quarto ed ultimo ferito ha subito un colpo di pistola alla gamba.
Sulla vicenda si è mossa la Procura che, di concerto con la polizia di stato, ha avviato le indagini per accertare l’esatta dinamica del fatto. Le indagini hanno permesso di sottoporre a fermo di indiziato di delitto cinque persone, per concorso in triplice tentato omicidio, lesioni e porto abusivo di arma da fuoco. Si rende, infine, noto che all’aggressione avrebbe partecipato una donna, la quale avrebbe fornito la mazza da baseball a uno degli indagati.
Le parole del primo cittadino
Antonio Pannone, primo cittadino di Afragola, ha commentato l’accaduto:
“Il tema della sicurezza e dell’ordine pubblico esige la massima attenzione da parte di tutte le Istituzioni. Non è ammissibile che episodi del genere si verifichino in una piazza centrale, a poche decine di metri da una Parrocchia dove si sta celebrando la messa domenicale, a cui partecipano un gran numero di concittadini, in particolare tante famiglie con bambini. Non si può tollerare questa assurda facilità nel disporre di armi da fuoco. Siamo impegnati a garantire un maggior controllo del territorio con il personale della Polizia locale. Abbiamo uno dei migliori sistemi di video sorveglianza della Città Metropolitana di Napoli.
Ma tutto ciò non è sufficiente. Occorre che lo Stato faccia sentire la sua presenza con le forze dell’ordine e attraverso tutte le sue articolazioni. Lo abbiamo chiesto nei mesi scorsi e continuiamo a ripeterlo. Sono certo che il Prefetto Michele Di Bari terrà nella giusta considerazione i nostri appelli, le richieste di aiuto che vengono dai sindaci dell’area nord di Napoli. E non va trascurato il grande lavoro che va fatto sul versante della prevenzione e del rafforzamento della cultura della legalità, partendo dal pieno coinvolgimento delle scuole, per porre un argine alla violenza e alla logica perversa della sopraffazione che si afferma lì dove mancano la formazione e la cultura“
Fonte: Napoli Today
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