Afragola, eseguiti arresti contro il gruppo Moccia delle Salicelle
26 persone arrestate per reati a vario titolo, tra cui associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, estorsione, rapina e detenzione e porto illegali di armi da guerra e comuni da sparo
AFRAGOLA GRUPPO MOCCIA SALICELLE – La Polizia di Stato e i Carabinieri hanno dato esecuzione a una misura cautelare nei confronti di 26 persone. Queste risultano essere gravemente indiziate per i reati di; associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, estorsione, rapina e detenzione e porto illegali di armi da guerra e comuni da sparo.
Tra i nomi delle prime persone coinvolte nel blitz ci sono i nomi dei ras Nicola Luongo, già detenuto, e Vittorio Parziale.
Le indagini sono state svolte dal Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna, dalla Squadra Mobile di Napoli, dal Commissariato di Afragola e dalla Stazione Carabinieri di Afragola.
Arresti contro il gruppo Moccia delle Salicelle ad Afragola: l’esito delle indagini
In seguito alle indagini, avrebbe scoperto l’operatività del gruppo camorristico Sasso-Parziale, articolazione del clan Moccia. Il clan in questione opera nel territorio di Afragola e ha base logistica nel rione Salicelle. Le indagini degli inquirenti hanno riscontrato quanto segue:
- Le presunte modalità operative del sodalizio nella gestione delle attività illecite nelle aree di Afragola e Casoria, attraverso il compimento di azioni violente, anche attraverso le “stese”.
- La presunta esistenza di due diversi sodalizi criminali finalizzati al traffico di stupefacenti, aventi il monopolio nel rifornimento delle “piazze di spaccio” del rione “Salicelle” e nella cessione al dettaglio di droga nel comune di Afragola e dintorni;
- La presunta disponibilità di numerose armi da fuoco –anche da guerra – in capo agli indagati.
- L’ipotizzata realizzazione di richieste estorsive e rapine a mano armata in danno di imprenditori e commercianti di Afragola e Casoria.
Inoltre gli inquirenti avevano notato dei cambiamenti di equilibri criminali nell’area di riferimento, evidenziando diverse fazioni all’interno del gruppo criminale. Talvolta risultavano alleate e talvolta in contrasto tra loro. Questo anche in virtù dei frequenti cambi di reggenza all’interno dell’associazione dovuti ai numerosi arresti; si arrivava dunque all’esigenza di “comando” in capo ad alcuni dei consociati.
Ora si attendono aggiornamenti per eventuali sviluppi sulla vicenda.
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