Addio Marco Dionigi: il pioniere della musica elettronica italiana
Il dj e producer, icona dell’Alter Ego e fondatore di Quantistic Division, si è spento nel sonno la notte del 22 luglio 2025.
Credit photo: immagine profilo ufficiale Ig

Addio Marco Dionigi – La notizia è emersa nella mattinata del 22 luglio 2025: Marco Dionigi è mancato improvvisamente nel sonno.
Il noto Dj lascia un vuoto nel panorama della musica elettronica e della club culture italiana.
Addio Marco Dionigi: la sua carriera
Nato artisticamente tra le mura dell’Alter Ego di Verona, Dionigi è stato un dj innovativo sin dai primi anni ’90. Marco Dionigi ha ideato il suo rivoluzionario sound “Slow Motion”, una fusione di bassi BPM, melodie ipnotiche e suggestioni new age ed ethno dark wave. Il legame artistico con Andrea Oliva e l’ingresso tra i resident del club hanno consolidato la sua fama.
Nel 1993 ha fondato Tube Records, aprendo la strada a una carriera da producer con brani storici come Anaconda, Heaven Flute, Le Serpent, Seregenti e Manta. Inoltre, negli anni successivi è arrivato Pedivelle Records, in collaborazione con Daniele Baldelli (pioniere del Cosmic Sound), con progetti come Cosmicdiba, Funkadiba. In aggiunta, album pubblicati su etichette internazionali come Gomma e Jaywork.
Nel 2004 ha esordito come autore sulla storica UMM (Media Records) con l’EP Asian Thruth, portando la sua visione tra house e progressive. Dagli anni 2000 ha fondato Quantistic Division, una nuova realtà dedita all’electronic music, all’experimental e all’house funk.
Il suo spirito apartitico emergeva anche nei dj set al Mazoom (Desenzano) e collaborazioni durature con Baldelli, portandolo a sperimentare le tecnologie digitali come CD‑player Vestax già negli anni ’90.
Il mondo della musica italiana perde un baluardo di integrità artistica e di grande talento: un eroe gentile, mai in cerca di gloria, ma sempre proiettato verso la vera essenza della musica dance. L’Alter Ego, le etichette da lui dirette e le tracce che ha pubblicato continuano a rappresentare un’eredità sonora inimitabile.
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