Addio Lucy Salani, donna trans sopravvissuta ai lager
Morta Lucy Salani, l'unica donna trans sopravvisuta ai lager nazisti. Importante la sua memoria e la sua testimonianza del periodo più buio
Roma. Si è spenta da poche ore Lucy Salani, l’unica donna transgender sopravvissuta ai campi di concentramento nazisti.
Nata in Piemonte nel 1924 ma poi cresciuta a Bologna, Lucy Salani , fu deportata a Dachau nel 1944. Prima ancora della tragica deportazione Lucy visse una vita piuttosto difficile e dolorosa. Fu costretta, infatti, a combattere nella II Guerra Mondiale. Visse poi in clandestinità a causa della disertazione e dovette vivere di prostituzione a Bologna fino a quando i carabinieri non la trovarono. Fu condannata a morte dai tedeschi, in quel periodo Lucy Salani chiese aiuto ad Albert Kesserling che tramutò la condanna in lavori forzati presso Bernau (In Germania). Da qui riuscirà a scappare arrivando al confine con l’Austria ma scoperta sarà rispedita a Dachau. Quando nel 1945 il campo venne liberato, Lucy Salani venne ritrovata in mezzo ai corpi delle vittime del lager.
La sua vita ricomincia a Londra dove si sottopone all’intervento per l’attribuzione del sesso. Ritorna in Italia e si stabilisce definitivamente a Bologna. Lucy Salani ha vissuto una vita intensa, piena di dolore, ma anche di conquiste. In un’intervista rilasciata pochi anni fa affermò: “Dopo essere uscita viva da Dachau mi sono scatenata, ho vissuto intensamente. Ho iniziato a lavorare per una compagnia facendo spettacoli di cabaret, viaggiavo il più possibile. Ma l’ombra di quel luogo non mi ha mai abbandonata”
Nel 2014 Gianni Amelio portò in tv un’intervista dal titolo “Felice chi è diverso”. Luci Salani raccontò la sua vita e affermò: “Ho vissuto decine di vite diverse”, ha detto una volta Salani. “Sono stato bambino, figlio e figlia, soldato, disertore e prigioniero, madre, prostituta e amante. Ma qualsiasi persona sia stata, posso dire con convinzione di essere stata sempre me stessa”.
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