15 Giugno 2024

Acerra area archeologica: nuova campagna di scavi

Acerra area archeologica: comincia una nuova campagna di scavi nella zona del Comune dell'area nord di Napoli.

Acerra area archeologica

Acerra area archeologica – La Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Napoli annuncia l’avvio di una nuova e significativa campagna di scavo e restauro presso l’area archeologica di Suessula, situata ad Acerra. Questo importante progetto mira a riportare alla luce e restaurare l’intero perimetro dell’edificio A, un tempio di notevoli dimensioni, e a chiarire la sua natura, determinando se si tratti di un capitolium o di un edificio templare di altro genere, rendendolo così fruibile al pubblico.

Acerra area archeologica, nuovi scavi:

Siamo entusiasti di avviare questa nuova campagna di scavo a Suessula, un sito di straordinaria importanza storica e culturale. L’obiettivo principale è quello di valorizzare e rendere accessibile questo prezioso patrimonio, contribuendo alla comprensione della storia antica della nostra regione. Gli scavi sono iniziati e hanno già prodotto primi rinvenimenti. All’interno del foro, infatti, in uno degli edifici sacri è stato recentemente portato alla luce, attraverso uno scavo archeologico manuale e minuzioso, un fregio appartenente a una trabeazione crollata che verrà ripulito e restaurato” dichiara il Soprintendente Mariano Nuzzo.

La città romana di Suessula, nota principalmente per la sua piazza principale, il Foro, situato nell’area centrale oggi dominata dalla Casina Spinelli, presenta una stratificazione storica di rilevanza unica. Durante l’età arcaica, e tra il IV e il III secolo a.C., la zona era caratterizzata dalla presenza di aree sacre e pubbliche. Tra la fine del II e il I secolo a.C., il Foro fu oggetto di un’intensa trasformazione con la costruzione di edifici monumentali lungo il suo lato settentrionale, tra cui il tempio A.

Il progetto è coordinato dal funzionario archeologo Luca Di Franco, mentre i lavori sono diretti dal funzionario architetto Serena Borea. Entrambi stanno collaborando strettamente con la ditta “Hera Restauri” per garantire un’esecuzione accurata degli scavi e un’adeguata preservazione delle strutture. L’area del Foro è definita da portici ed è delimitata sul lato orientale da una strada basolata, identificabile come l’attraversamento urbano della Via Popilia, che conduceva da Capua a Reggio. Gli edifici monumentali costruiti lungo il lato settentrionale del Foro includono un tempio di notevoli dimensioni (A), probabilmente il capitolium, e una serie di edifici pubblici tra cui una Basilica o forse una Curia. L’obiettivo del nuovo scavo è di riportare alla luce l’intero perimetro del tempio A, consentendo di chiarire la sua funzione e di rendere il sito accessibile ai visitatori.

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