30 Marzo 2021

Accademia di Belle Arti sgomberata: era occupata da un mese

Foto da collettivo studentesco Abana

Accademia di Belle Arti sgomberata

Sgomberata l’Accademia di Belle Arti di Napoli dopo un mese di occupazione: la lotta degli studenti contro la DaD

Dopo più di un mese di occupazione, questa mattina è stata sgomberata l’Accademia di Belle Arti di Napoli. Le forze dell’ordine sono intervenute per liberare le aule presidiate dagli studenti dell’Istituto, occupato dallo scorso 23 febbraio in segno di protesta contro la Didattica a distanza.

Come fa sapere il Collettivo Studentesco Abana, associazione che ha portato avanti l’occupazione, alcuni studenti sono rimasti a presidiare l’ingresso di via Costantinopoli dell’Accademia. Continua, dunque, la protesta nonostante l’intervento delle forze dell’ordine.

Le richieste avanzate dagli studenti dell’Accademia di Belle Arti sono:

  • l’apertura del cortile e di tutte le aule dell’accademia, per garantire il diritto allo studio, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza. Distanziamento fisico sì, sociale no!
  • un’aula autogestita e attraversabile in sicurezza da tutte e tutti (sempre nel pieno rispetto di tutte le norme sanitarie vigenti). L’aula 206 che è stata testimone di numerosi abusi e molestie non sarà più un luogo da temere ma un luogo di aggregazione
  • la messa a disposizione di aule studio all’interno dell’Accademia e non nelle strutture esterne attualmente inagibili. Ci viene raccontata da anni la favola per cui l’Accademia presto avrà nuove strutture, ma noi non ci crediamo più, vogliamo risposte concrete e celeri
  • apertura della biblioteca dalle 9:00 alle 18:00 usufruibile dal lunedì al sabato
  • i calendari degli appelli devono essere forniti con trenta giorni di anticipo per garantire la possibilità di sostenere adeguatamente gli esami
  • più di un appello per ogni sessione d’esame
  • creare un piano, affinché ci siano presto nuove assunzioni, per alleggerire il carico di lavoro del personale presente.- Immediata revoca delle more e ridimensionamento delle tasse
  • uno sportello di ascolto autogestito affinché non ci siano più abusi in Accademia
  • la carta dei diritti dello studente deve essere proposta e discussa dagli studenti stessi
  • visto che l’Accademia è un bene culturale e pubblico, richiediamo che non sia adibito a parcheggio e che tutto il cortile sia a completa disposizione.

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