Accadde oggi: 24 marzo, l’eccidio delle fosse ardeatine

Accadde oggi: 24 marzo 1944, l’eccidio delle fosse ardeatine, Il comando tedesco ordinò la fucilazione di 10 italiani

ACCADDE OGGI 24 MARZO- Era il 24 marzo del 1944 quando si consumò l’eccidio delle fosse ardeatine. Si tratta di un tragico episodio di rappresaglia tedesca, scatenato dai partigiani in lotta contro l’occupazione nazista di Roma, durante la Seconda guerra mondiale. In seguito all’attentato di via Rasella ordito dalla resistenza il 23 marzo, durante il quale caddero 33 soldati teutonici, il comando tedesco per vendetta ordinò la fucilazione di 10 italiani per ogni tedesco ucciso.

I tedeschi guidati da Herbert Kappler, ufficiale delle SS, trasportarono presso una cava di tufo sulla via Ardeatina, 335 detenuti politici, ebrei o semplici sospetti. Questi ultimi scelti con la complicità del questore fascista Pietro Caruso. Giunti sul posto, i soldati li giustiziarono con un colpo in testa. I cadaveri vennero seppelliti e la cava fu fatta esplodere.

Il massacro avvenne 23 ore dopo l’attentato di via Rasella. Finita la guerra, nel 1947 gli inglesi arrestarono Kapler, e il tribunale militare italiano lo condannò all’ergastolo. Rinchiuso nel carcere di Gaeta e in seguito all’ospedale militare del Celio per motivi di salute, riuscì ad evadere con l’aiuto di sua moglie.  la fuga provocò un enorme scandalo e causò dimissioni dell’allora ministro della Difesa Vito Lattanzio. Dal 1949 un sacrario si erge sul luogo dell’eccidio che è meta di continui pellegrinaggi.

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