Abusi sanitari, il Comune esige i pagamenti
Abusi sanitari, il comune ha spedito 1.600 lettere in cui chiede a determinati cittadini, il versamento di somme anche ingenti. Ecco cosa sta accadendo
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Abusi sanitari. Sembra proprio che il comune di Napoli stia intervenendo per riscuotere somme di denaro anche ingenti, dai cittadini partenopei. Come riporta il “Mattino”, le motivazioni sono le seguenti:
“Caro cittadino napoletano, oggi sei in regola perché hai ottenuto la sanatoria per la tua costruzione abusiva, però fino al momento in cui hai ricevuto quel documento non avevi il diritto di occupare quel luogo che noi abbiamo deciso di considerare una proprietà del Comune. Per cui devi pagarci una indennità di occupazione, cioè novemila euro, per tutto il tempo in cui la tua casa è stata considerata abusiva, anche se oggi non è più abusiva”.
Chiaramente i cittadini che hanno ricevuto tale lettera non sono rimasti a guardare. Precisamente è nato un comitato che ha già deciso di rivolgersi ad un tribunale per sottoporre ad un magistrato la richiesta improvvisa del Comune. Per di più bisogna anche affrettarsi ad opporsi, in quanto la lettera è perentoria; ci sono trenta giorni per pagare, altrimenti scatterà un’ingiunzione ufficiale alla quale farà seguito la proceduta di riscossione coattiva.
La vicenda è da ricollegarsi al più ampio caso di abitazioni “acquisite” al patrimonio del Comune. Infatti, sulla base di una norma attualmente in vigore, un Comune può assicurarsi qualsiasi costruzione considerata abusiva, per poi aggiungere questa nel proprio patrimonio immobiliare. Dunque, il Comune avendo preso possesso delle strutture, ha il diritto di chiedere al cittadino che occupa quella determinata abitazione, il versamento di un canone mensile.
L’unico problema, è che il cittadino soggetto a questa condizione, non può limitarsi a pagare il canone mensile di quel determinato periodo, ma ha l’obbligo di versare anche i canoni arretrati a partire dal giorno in cui è stata accertata la realizzazione dell’abuso.
Non resta che attendere le conclusioni da parte dal Tribunale per capire se è lecito o meno attaccare economicamente in questo modo il cittadino.
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