Abbruzzese e la sua verità sulla trattativa Cavani: “E’ saltata per colpa del capo”

Il giornalista Gianluca Abbruzzese ha fatto chiarezza sulla trattativa Cavani attraverso un post pubblicato sul suo profilo Facebook personale…

Gianluca Abbruzzese, giornalista e direttore di Europacalcio.it, è stato tra i primi a lanciare la bomba dell’estate in chiave calciomercato: il ritorno del matador Cavani all’ombra del Vesuvio.

Più volte lo stesso aveva ribadito dell’esistenza di una trattativa in corso, della quale ha preferito parlare accuratamente questa mattina, affidandosi a un post pubblicato sul suo profilo Facebook, che vi riportiamo nella sua versione integrale:

“La trattativa per Cavani esisteva e mi è stata confermata anche da una persona vicina al Napoli, che mi ha suggerito il silenzio perché stavo creando molto rumore sui social. Dopodiché ho pubblicato un post di scuse relativo alla data per far calmare le acque e non andare contro alla società, ma di certo non ho negato ciò che scritto perché era pura verità! Anche altri colleghi si sono esposti, chi meno e chi più, ma noi abbiamo deciso di andarci fino in fondo. Precontratto firmato il giorno 20 luglio, Cavani che era disposto a ridursi l’ingaggio pur di tornare a Napoli. Ldl ha fatto di tutto per la buona riuscita dell’operazione, ma è stato bloccato dal padre che non ha voluto investire nel ritorno dell’attaccante 31enne.

Detto ciò, non permetto a nessuno di criticare il nostro lavoro. Tra audio che sono girati su whatsapp, case affittate e testimonianze di amici ad Agropoli, certezze sulle cifre e diritti di immagine, tante persone in privato mi hanno donato il loro pezzo di mosaico per far luce su questa trattativa.

Ripeto, SONO STATO PRESUNTUOSO e magari potevo contenere gli animi, di questo mi SCUSO ulteriormente, ma le prove erano tutte verificate e si aspettava soltanto la buona riuscita dell’operazione. Che è saltata per colpa del capo. Con questo post voglio mettere fine a questa vicenda. Stasera inizia il campionato, vi invito a rilassarvi e a pensare al calcio giocato.”