19 Settembre 2015

Buon compleanno Gianca’! – La IV edizione dell’evento in memoria di Giancarlo Siani

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Il giorno della nascita del famoso giornalista e vittima di camorra Giancarlo Siani, i ragazzi dell’associazione Studenti Napoletani Contro La Camorra hanno gridato a gran voce “Buon Compleanno Gianca’!”

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Napoli, 19 settembre: per tutti i napoletani è il giorno di S.Gennaro, una giornata di festa, di fede, una giornata importante in cui si respira il vero spirito napoletano, una giornata in cui, camminando per la città, ti capita di sentire la banda accompagnata dai classici “San Gennà facc’ ‘a grazia!”. Il 19 settembre però, a Napoli, da quattro anni a questa parte, può capitare di sentire anche un augurio urlato a gran voce: “Buon compleanno Gianca’!”.

Noi di Napoli.ZON c’eravamo e abbiamo assistito al momento in cui gli organizzatori dell’evento, insieme ai pochi (ma buoni) ragazzi che si sono uniti, hanno urlato con vigore “Buon compleanno Gianca!”. L’iniziativa, organizzata da Studenti Napoletani Contro La Camorra, giunta alla sua quarta edizione, ricorda il giornalista Giancarlo Siani il giorno del suo compleanno.

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«L’iniziativa nasce 4 anni fa, dall’idea di ricordare Giancarlo Siani in qualche modo che potesse essere differente dal solito – afferma Simone Scarpati, Presidente dell’associazione organizzatrice. Abbiamo deciso quindi di ricordarlo il giorno del suo compleanno piuttosto che nell’anniversario della sua morte. Siamo stufi di ricordarci delle persone che hanno lasciato un segno nella storia della città o in qualche modo del nostro paese nel giorno della morte. Giancarlo Siani vive ed è per questo motivo che lo ricordiamo come se fosse qui, a festeggiare insieme a noi il suo compleanno, con torta e spumante. I partecipanti degli scorsi anni hanno fortemente voluto che la cosa continuasse: è per questo motivo che ci auguriamo diventi una vera e propria tradizione».

buonGiancarlo Siani, prima di essere una vittima di camorra, è stato un giornalista che parlava di camorra, che la combatteva, tentava di estirpare il marcio dalla sua città grazie all’arma più fastidiosa e potente che un uomo possa avere: la penna. All’interno della sede de Il Mattino, Giancarlo collaborava come corrispondente da Torre Annunziata e indagava, studiava, analizzava i rapporti tra le famiglie camorristiche e la politica, scoprendo una serie di connivenze che si erano create dopo il famoso terremoto irpino. Proprio grazie a queste scoperte Giancarlo passò, nell’arco di un anno, dall’essere un semplice collaboratore alla regolarizzazione: era un corrispondente a tutti gli effetti, un giornalista che si batteva affinché qualcosa potesse cambiare.

Forse era destino che dovesse nascere il giorno di S. Gennaro, il giorno in cui Napoli celebra anche un po’ se stessa ed i suoi simboli.

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