2 Ottobre 2019

Luoghi abbandonati – Forte di Vigliena a San Giovanni

Forte di Vigliena - napoli

A San Giovanni a Teduccio il Forte di Vigliena è il simbolo della ricca storia del regno partenopeo. Il luogo è oramai abbandonato alle rovine del tempo

NAPOLI – Ci troviamo a San Giovanni a Teduccio, in Via Marina dei Gigli. Il Forte di Vigliena è uno dei tanti edifici storici abbandonati del quartiere di Napoli, che versa in un profondo stato di degrado. Fu costruito per difendere la costa partenopea dagli attacchi delle navi nemiche.

È il simbolo delle idee libertine dei giovani rivoluzionari che fino al 1799 difesero la propria città, prima che nascesse la Repubblica Napoletana, fondata da Napoleone. Il Fortino fu l’ultimo baluardo di resistenza contro le milizie del Cardinale Ruffo.

La struttura, alta ben sei metri, attualmente è fatiscente e abbandonata al degrado. È a forma di pentagono ed è circondata da un fossato largo nove metri e profondo cinque, che rende il luogo anche difficilmente raggiungibile. L’edificio è costruito interamente in tufo, nota roccia di origine vulcanica.

All’interno, un cortile ospita un pozzo e una serie di locali adibiti al refettorio, al deposito attrezzi o all’officina di armi. Ognuno di questi è dotato di una scala che dava accesso al primo piano sopraelevato – utilizzato per la ronda giornaliera. Dal cortile si poteva accedere ai bastioni, dotati di tunnel sotterranei per trasportare polveri e munizioni per le guerre.

Negli ultimi periodi si è parlato di molte proposte di recupero, nota l’idea di realizzare di un parco archeologico. Non sappiamo se questo investimento andrà a buon fine, ma nel cuore dei residenti di Napoli Est c’è sempre la speranza che questo pezzo di storia possa essere restaurato. Lo scorso 13 Giugno, infatti, è avvenuta l’affissione di una lapide commemorativa dell’evento.

È possibile accedervi?

La risposta è no! A differenza di altre strutture – come già anticipato su – il fortino è davvero impossibile da raggiungere. Il fossato è troppo profondo, e il rischio di farsi male è elevato. L’unica struttura accessibile è una delle “torrette”, che fino a qualche anno fa era la casa di una senzatetto. Ci sono ancora mobili e resti della “dimora” che la donna si era costruita. Il tutto è decorato da un tappeto di siringhe.

Un po’ di storia…

Questo fortino fu costruito nel 1702, per ordine del duca di Escalona e Marchese di Villena, ed è stato celebre per l’eroica difesa di una guarnigione del 1799, in uno degli ultimi tentativi di difendere la Repubblica Napoletana.

Il cardinale Fabrizio Ruffo, aveva guidato l’esercito nella marcia dalla Calabria a Napoli, e il forte, costituiva una spina nel fianco per l’esercito nemico. Successivamente, il fortino venne utilizzato durante il Regno delle Due Sicilie anche per l’istruzione alla pratica di artiglieria dei cadetti della Reale accademia militare della Nunziatella.

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