28 Giugno 2018

Omofobia, aggredito ragazzino a Napoli: la denuncia dell’associazione

Foto di "Non una di meno - Napoli"

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Napoli, un violento atto di omofobia scaturito in un pestaggio ai danni di un ragazzino di sedici anni. La denuncia dell’associazione

L’ennesimo caso di omofobia violenta – L’aggressione ha una chiara matrice omofoba.

Una camicia troppo “floreale”, prima gli insulti, poi il pestaggio, è successo alle 19 circa a Napoli, precisamente nella villa Floridiana al Vomero il 25 Giugno. La denuncia è arrivata proprio da Antonello Sannino, presidente dell’Arcigay già vittima di una violenza nel Gennaio di quest’anno:

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Foto di “Non una di meno – Napoli”

“Ero in compagnia di mio cugino, stavamo uscendo dalla Floridiana, quando sul viale principale incrociamo un ragazzo sulla trentina, che senza nessun tipo di interazione, inizia ad insultarmi per la mia camicia, poi mi da’ del ricchione. Io non gli do retta, non rispondo perché la mia camicia è favolosa, e continuo a camminare. Lo stronzo però mi raggiunge e con uno schiaffo seguito da un pugno, mi manda a terra e inizia a colpirmi ripetutamente con calci mentre urlava: “Tu non sai chi sono io, ti sparo e ti faccio morire qua a terra!” Tutto questo davanti a delle persone che non intervengono. L’unica cosa che sanno dire è: “Non lo prendere a calci, che poi si rompe”. A quel punto mi intima di andarmene e così faccio, sperando che mio cugino sia lontano, si sia salvato almeno lui”.

Non Una Di Meno Napoli ribadisce oggi ancor più forte il suo carattere antifascista, antirazzista e antisessista: “Sentiamo il bisogno di leggere in una prospettiva di più ampio margine, non resteremo zitti/e, non resteremo a casa, ci riprendiamo ogni giorno lo spazio, le strade, indecorose più di prima”.

Le parole di Antonello Sannino

Il presidente dell’arcigay Antonello Sannino afferma sull’ennesimo caso di omofobia violenta:

“Esprimiamo tutta la nostra solidarietà e vicinanza concreta al ragazzo vittima di violenza e odio e ringraziamo Non una di meno per la denuncia pubblica. I fatti raccontati ci spingono ancora una volta a chiedere l’immediata discussione della legge regionale contro omofobia ferma imperdonabilmente da troppo tempo alla sesta Commissione Regionale presieduta da esponente del Partito Democratico, Tommaso Amabile. Invitiamo tutte le cittadine tutti i cittadini libere/i a fare fronte comune contro l’intolleranza e lo odio sabato 30 giugno a Pompei per il Pride. Solo l’alleanza tra le forze democratiche, civili, libere di questo paese possono creare un argine vero alla deriva violenta, razzista, misogina, e omotransfobia nel nostro Paese. Occorre da subito di partire nelle scuole e tra i giovanissimi/e per ricostruire una nuova cultura dell’accoglienza e del rispetto di tutti e di tutte. Se un ragazzo di 16 anni, oggi in Italia, viene pestato e insultato “ricchione”mentre passeggia con il cuginetto in una villa comunale, la colpa è di tutti noi, di uno Stato che ha come ministri della Repubblica istigatori all’odio e all’intolleranza come Salvini e Fontana o di una chiesa cattolica complice di gente come Adinolfi che viene invitato a parlare dal pulpito di una Chiesa, da un luogo che dovrebbe essere di pace e accoglienza e che diventa invece la cassa di risonanza dell’odio”.

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