Ercolano, tornano alla luce le Historiae di Seneca Padre grazie al lavoro di una ricercatrice della Federico II
Ercolano, tornano alla luce le “Historiae” di Seneca Padre grazie al lavoro della ricercatrice della Federico II, Valeria Piano
Dopo un lungo lavoro di analisi per ricomporre gli scampoli appartenenti allo stesso rotolo di papiro, la ricercatrice Valeria Piano è riuscita a portare alla luce un’opera considerata, ormai da secoli, perduta.
Il papiro in questione è il 1067 ritrovato ad Ercolano ed attribuito, in un primo momento, a Lucio Manlio Torquato e alla sua orazione politica.
In realtà lo studio appassionato della ricercatrice dell’Università Federico II ha rivelato che l’opera appartiene a Seneca il Vecchio, padre del più noto Seneca filosofo.
Conosciuto per Oratorum et rhetorum sententiae divisiones colores, dedicato all’analisi delle forme di retorica e sulla decadenza di quest’ultima, Seneca Padre, in realtà, aveva composto anche le Historiae, mai giunte in forma manoscritta.
Le Historiae ab initio bellorum civilium sono un’analisi storico-politica che interessa i primi decenni del principato di Augusto e Tiberio.
“È un segnale positivo di come fare sistema possa portare a questi risultati ed uno stimolo incoraggiante a proseguire in questo senso”, cosi commenta il direttore generale delle biblioteche e degli studi culturali Paola Passarelli (Fonte: Adnkronos).
Fondamentale il lavoro della Piano che, analizzando il contenuto di sedici pezzi anche dal punto di vista cronologico, non solo ha ridato al mondo un’opera fondamentale della letteratura latina ma ha anche dimostrato come la Villa dei Pisoni fosse un importante centro culturale dell’epoca.
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