Atalanta-Napoli, scia di polemiche per gli atti di razzismo dei bergamaschi
Atalanta-Napoli, un match che continua fuori dal rettangolo verde. Scia di polemiche per i cori razzisti contro i napoletani e Koulibaly. L’indignazione di Maurizio De Giovanni
Atalanta-Napoli, un match che dura molto più dei canonici 90′.
Non si placa la scia di polemiche in merito ai cori razzisti che i tifosi bergamaschi hanno rivolto ai napoletani e a Koulibaly lungo tutta la durata del lunch match della scorsa domenica.
Si è registrato anche il lancio di una bottiglietta di acqua ai danni del difensore azzurro, che aveva innescato le vigorose proteste del centrocampista Allan.
Gesto non punito dall’arbitro, che aveva lasciato proseguire la gara.
Così aveva commentato l’episodio l’allenatore Maurizio Sarri in conferenza stampa:
“Esistono diverse e molteplici forme di razzismo: la più fastidiosa ed evidente è quella che succede a Koulibaly, ma anche il coro ‘Terroni, terroni!’ per 90 minuti è fastidioso“.
Ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli ha espresso la sua opinione sull’accaduto anche il giornalista e scrittore Maurizio De Giovanni.
“E’ vergognoso sentire cori razzisti, ancor di più lo è il fatto che le telecronache non abbiano segnalato la cosa. Tra i tifosi della Dea, parecchi anche gli anziani ed i bambini che saltavano e cantavano al coro ‘Chi non salta un terrone è’ – queste le parole dello scrittore.
“Ma il razzismo – prosegue De Giovanni – non si è limitato ad un semplice coro da stadio. Qualcuno ha lanciato una bottiglietta d’acqua contro Koulibaly, mancato per pochi centimetri. E poco dopo, le tv hanno registrato un raccattapalle – dipendente della società bergamasca – mostrare il dito medio ad Hamsik“.
“Lo stadio Fratelli Azzurri d’Italia ha offerto un grave ed increscioso esempio di inciviltà, che nessuno ha denunciato. E’ sconvolgente che tutto questo sia diventato normale negli stadi italiani”.
Auspica severe punizioni, De Giovanni: “Un 3-0 a tavolino e due punti di penalizzazione eviterebbero il ripetersi di situazioni come questa“, e chiede a gran voce l’intervento di parlamentari e del patron De Laurentiis affinché non si debba più assistere ad episodi di discriminazione razziale o territoriale nei nostri stadi.
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