Roghi e inquinamento, situazione allarmante a Scampia: aria irrespirabile
A rivelarlo è l’Arpac che ha monitorato la salubrità dell’aria nei pressi di Scampia dopo i roghi che nei giorni scorsi hanno colpito un campo Rom
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Era il 27 agosto scorso quando il campo rom di Scampia, a Napoli, fu colpito da vasti roghi, che hanno gravemente danneggiato l’area e inquinato l’ambiente.
A pochi giorni da quell’evento, l’Arpac, l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale in Campania, ha comunicato alla Regione, alla Prefettura, al Comune di Napoli, e ad ASL e ASIA, i dati relativi al monitoraggio della qualità dell’aria presso il campo rom di Scampia e il limitrofo sito di trasferenza dell’Asia.
I dati emersi dal monitoraggio effettuato sono più che allarmanti. I valori di inquinamento dell’aria sono di gran lunga superiori ai valori limite fissati, a seguito dei roghi verificatisi in quella zona. Le indagini effettuate mostrano un’elevatissima concentrazione di inquinanti gassosi: ossidi di azoto, benzene, toluene, cilene e PM10.
Il 30 agosto, intorno alle ore 21, è stata rilevata una concentrazione di diossido di azoto (NO2) pari a 107 microgrammi per metro cubo e 22 microgrammi di benzene per metro cubo. Si consideri, per esempio, che i valori della concentrazione media annua di benzene dovrebbero essere vicini ai 5 microgrammi per metro cubo.
A preoccupare inoltre è anche l’ingente presenza nell’aria di PM10, uno degli elementi che compongono le polveri sottili. La sua concentrazione media oraria, rilevata alle 5 del mattino del 31 agosto, era di 187 microgrammi per metro cubo: la media giornaliera dovrebbe essere al massimo di 50 microgrammi per metro cubo.
Sono numeri che danno conto della grave situazione originata dai roghi dei giorni scorsi e alla quale occorre porre rimedio nel più breve tempo possibile. Occorrerà ora effettuare le operazioni di rimozione e smaltimento dei rifiuti, quasi tutti combusti, presenti nell’area del campo rom di Scampia e accertare eventuali contaminazioni delle matrici ambientali.
Se l’area dovesse risultare contaminata sarà necessario procedere ad operazioni di bonifica.
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