Casa popolare venduta dalla camorra, arrestati in tre
Casa popolare lasciata dalla legittima assegnataria viene venduta dal clan ad un’altra famiglia per 17mila euro, arrestate tre persone
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Il caso nasce quando una signora, legittima assegnataria di un appartamento in una casa popolare, decide di lasciare la sua abitazione per trasferirsi in un’altra ubicazione, a causa dello stato infimo di vivibilità riscontrato, riconsegnando le chiavi alle autorità preposte.
Successivamente – episodio accertato dai carabinieri – tre persone ritenute affiliate al clan Pesce- Marfella hanno preso possesso della casa nello scorso novembre. Fatto questo, è bastato poco tempo per piazzare l’immobile: a gennaio la casa è stato data dai tre uomini ad un nucleo familiare per la modica cifra di 17mila euro.
La cifra non ha però soddisfatto le aspettative del clan che, nelle settimane successive, ha deciso di chiedere altri soldi alla famiglia per restare nella casa: 8mila euro, per la precisione.
Le giornate della famiglia occupante erano diventate una routine di minacce, pedinamenti, intimidazioni in strada, al citofono, di giorno e di notte.
Resisi conto della gravità della situazione, i componenti della famiglia hanno denunciato tutto ai carabinieri: come risultato delle indagini coordinate dalla d.d.a. di Napoli, sono stati tratti in arresto i tre uomini di Pianura con l’accusa di tentata estorsione aggravata da finalità mafiose.
Emessa un’ordinanza di custodia cautelare dal gip di Napoli per F. C. di 30 anni e V. B. di 53 anni, entrambi già noti alle forze dell’ordine e D. di P. , 30enne, incensurato.
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