22 Febbraio 2017

Napoli, ecco le attività ricreative per anziani

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Napoli è una delle città a maggior densità di risorse culturali e monumenti nel mondo, che ne testimoniano l’evoluzione storico-artistica

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Napoli e la sua storia. Neapolis, fondata dai greci nel IV secolo a.C. e perla indiscussa del mediterraneo, è legata alla leggenda della Sirena Partenopea. Si narra, infatti, che siccome Ulisse, con le opportune precauzioni, non cedette al canto delle sirene, queste ultime ci rimasero molto male e, per la grande delusione, si suicidarono schiantandosi sugli scogli.

La sirena Partenope, trasportata dalle correnti marine, arrivò all’odierno Castel dell’Ovo; lì, trovata da pescatori che la venerarono come fosse una dea, il suo corpo si dissolse trasformandosi nella morfologia del paesaggio partenopeo, il cui capo è appoggiato ad oriente, sull’altura di Capodimonte, ed il piede ad occidente, verso il promontorio di Posillipo.

La maestosa città odierna vanta scorci di un panorama senza eguali, regole di vita che valgono soltanto qui e in nessun altro posto sulla terra. C’è tanto da vedere, e non è facile scegliere cosa in quanto questa città è un vero teatro della vita, a cielo aperto, gratis ed accessibile a tutti. Riporteremo ora di seguito alcune attività che è possibile svolgere, da soli, in compagnia della propria famiglia o di uno dei numerosi enti che offrono assistenza agli anziani a Napoli, nella famosa città partenopea.

Percorrere la Spaccanapoli

Questa è la strada che va dai Quartieri Spagnoli fino al quartiere di Forcella, tagliando, come si deduce dal nome, in linea retta tutta la città di Napoli. Questo nome lo si può comprendere a pieno salendo sopra San Martino e osservando dall’alto come questa arteria divida in due il cuore della città. Questa ha origini molto antiche, infatti è uno dei tre decumani in cui i romani, basandosi sulla costruzione greca, costruirono la città. La nota strada è, ovviamente, percorribile gratuitamente da tutti i visitatori della città.

Osservare il Cristo Velato nella Cappella di Sansevero

Questa cappella, detta anche chiesa di Santa Maria della Pietà o Pietatella, è tra i più importanti musei del napoletano; situata nelle vicinanze della piazza San Domenico Maggiore, la chiesa, oggi sconsacrata, è attigua al palazzo di famiglia dei principi di Sansevero, collegata a quest’ultimo tramite un ponte sospeso che consentiva ai membri della famiglia di accedere privatamente al luogo di culto.

Al centro della cappella si trova il Cristo Velato, una delle opere più note e suggestive al mondo; questo, realizzato dall’artista napoletano Giuseppe Sanmartino, è una statua in marmo a grandezza naturale, rappresentante Gesù morto e coperto da un sudario dall’effetto “trasparente” realizzato sempre in marmo. Per anziani disabili in carrozzina, o comunque aventi mobilità ridotta, sono visitabili l’intera navata della Cappella Sansevero e la sacrestia. Purtroppo non è accessibile la Cavea sotterranea, che ospita le Macchine anatomiche, in quanto l’accesso a tale spazio risulta essere servito da una stretta scala a chiocciola ottocentesca.

Innamorarsi di Pizza del Plebiscito

Luogo simbolo della città di Napoli, questa piazza, nel corso dei secoli, si è trasformata da semplice largo di campagna a luogo di raccolta dei napoletani. Oggi, infatti, è simbolo del nuovo Rinascimento napoletano; sgombra di macchine, consente ai suoi visitatori di ammirare due gioielli che sorgono sul suo territorio: il neoclassico colonnato della chiesa di San Francesco di Paola e il Palazzo Reale.

Quest’ultimo fu costruito alla fine del 1500 per volontà del viceré don Ferdinando, il quale, una volta appresa la notizia di una possibile visita del Re Filippo III, ordinò di costruire una residenza per l’illustre ospite. Peccato però che Re Filippo III cambiò idea senza avvisare e rimandò la sua visita a Napoli a data da destinarsi. Questo sito è interamente accessibile da persone affette da disabilità e costrette all’utilizzo della carrozzina.

Ammirare il Duomo e il Tesoro di San Gennaro

Il Duomo di Napoli è dedicato principalmente al culto di San Gennaro; ricco di cappelle di potenti famiglie napoletane e abbellito da numerosi dipinti che raffigurano gli Apostoli, i Padri e i Dottori della Chiesa. Nonostante San Gennaro sia considerato dalla chiesa come un santo di secondo ordine, non è certo così per i napoletani.

Il Tesoro di San Gennaro si trova accanto al Duomo e raccoglie reliquie e oggetti preziosi, diventati ormai articoli di fede, comprendendo al suo interno anche statue, candelabri e argenti vari che i suoi devoti hanno gelosamente custodito durante i saccheggi della città. L’accesso al Duomo di Napoli, consentito tutti i giorni dalle 8.30 alle 19.30, è completamente gratuito per gli over 65, fatta eccezione per la visita al Battistero di Santa Restituta per cui è necessario il pagamento di 1,50€ a persona.

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