ALMAVIVA, domani ulteriore tavolo al MISE
Almaviva: domani incontro al MISE per scongiurare i licenziamenti, sulla questione interviene l’Assessore regionale Sonia Palmeri
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Domani presso il MISE si terrà un ulteriore incontro per scongiurare i migliaia di licenziamenti minacciati da ALMAVIVA Contact.
In piena crisi di governo e con in corso la nuova formazione dei Dicasteri il 12 si è comunque tenuto il tavolo di confronto presso il Ministero dello Sviluppo Economico per assicurare il futuro di 2.511 famiglie dei centri di Napoli e Roma.
Bisogna trovare una soluzione entro il 21 dicembre, altrimenti potrebbero partire i licenziamenti addirittura sotto Natale: la fine della procedura di esubero è stata infatti ricalcolata, e spostata a detta data rispetto a quella prevista del 18.
Il nodo tra Sindacati e Azienda sta nell’impossibilità di mettersi d’accordo circa la nuova regolazione della videosorveglianza e i costi del lavoro da abbassare, almeno in via temporanea.
La proposta, per salvaguardare i siti di Roma e Napoli e quindi i 2.511 posti di lavoro a rischio, “prevede la riduzione del salario attraverso la perdita di un livello professionale e l’azzeramento degli scatti” a dichiararlo è Giorgio Serao, segretario nazionale della Fistel Cisl.
Mentre Mischi segretario nazionale Uilc ha dichiarato “provocatoria” la proposta di Almaviva.
Da parte sua ALMAVIVA Contact in un comunicato del 6 dicembre tra le altre ha dichiarato: “Dopo mesi di sostanziale indifferenza, di rifiuto a dar seguito ad impegni formalmente convenuti, di deformate rappresentazioni ai lavoratori delle proposte aziendali, la risposta delle Organizzazioni Sindacali è stata una pregiudiziale e assoluta indisponibilità anche al confronto, nonostante ben altre posizioni assunte nel tempo con società concorrenti, accompagnata dalla sola rivendicazione di una gestione assistenziale della crisi.”, concludendo “Allo stesso tempo, preso atto della totale indisponibilità al percorso industriale presentato dall’Azienda, ribadita anche oggi dalle Organizzazioni Sindacali con toni perentori, AlmavivA Contact non può che considerare superata la propria proposta.”
Sulla questione il viceministro Teresa Bellanova ha sottolineato: “Il governo riteneva quell’accordo una buona sintesi e da parte sua ha mantenuto gli impegni stanziando nella legge di bilancio 30 milioni di euro destinati al settore dei call center, rendendo effettivi i controlli sulle imprese che delocalizzano e aumentando gli importi delle sanzioni fino a 150 mila euro. Nel frattempo gli uffici competenti hanno già inviato le diffide e comminato le prime sanzioni ai call center inadempienti situati nei Paesi extracomunitari. Siamo in una fase delicata, chiedo quindi a tutti responsabilità nei confronti delle persone che attendono una soluzione di questa vicenda”.
Infine poche ore fa con un comunicato stampa è intervenuta l’Assessore regionale Sonia Palmeri, che sta seguendo la questione, ribadendo: “Siamo sempre stati parte attiva e collaborativa verso l’azienda, vicini ai lavoratori e in sintonia con il Governo nella proposizione di misure che, messe in campo, potessero contribuire al rilancio dell’azienda. Il tutto, sia chiaro, solo accantonando l’idea dei licenziamenti. La Regione Campania ribadisce la ferma volontà del rispetto dell’accordo siglato in data 31 maggio 2016 tra l’Azienda, le organizzazioni sindacali, il Governo e le Regioni coinvolte. E’ un accordo responsabile ed equilibrato che prevede un lavoro di composizione della vertenza ALMAVIVA che va manutenuto e gestito nelle varie fasi, con tutti gli strumenti giuridici a disposizione. Domani, al tavolo del MISE, proveremo ancora una volta a non vanificare tutto il lavoro prodotto in questi mesi, puntando a mantenere vivo il dialogo per la difesa dei livelli occupazionali del sito di Napoli.”
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