Infortunio Scalvini: salta Napoli Atalanta

Infortunio Scalvini. L’Atalanta si presenta al big match contro il Napoli con un’assenza pesante. Giorgio Scalvini non partirà con la squadra per la trasferta al Maradona a causa di un infortunio al bicipite femorale sinistro.

Questo stop giunge in un momento delicato: il tecnico Raffaele Palladino, al suo esordio da allenatore della Dea, deve già fare i conti con problemi nell’organico.

Infortunio Scalvini: il quadro clinico

Secondo quanto riportato dalle fonti, Scalvini ha accusato un risentimento muscolare all’adduttore destro. Le sue condizioni saranno monitorate giorno dopo giorno tramite esami strumentali per definire l’entità del problema.

Non è la prima volta in questa stagione che il difensore classe 2003 subisce un infortunio. Infatti, già a settembre aveva subito una lesione all’adduttore, e in ottobre una lesione al bicipite femorale sinistro. Con queste problematiche fisiche, Scalvini ha finora collezionato solo 5 presenze in stagione.

Le condizioni di Scalvini verranno monitorate giorno dopo giorno, anche se appare scontato un periodo d’assenza di almeno una settimana. Il ritorno tra i convocati potrebbe avvenire in occasione di Atalanta-Fiorentina del 30 novembre, match che riporta alla mente il brutto ricordo della rottura del crociato, rimediato il 2 giugno 2024.

Forfait dell’ultimo minuto: salta Napoli Atalanta

L’assenza di Scalvini rappresenta un duro colpo per Palladino: il giovane centrale era considerato un punto di riferimento nella difesa nerazzurra. Per la gara contro il Napoli, il nuovo tecnico potrebbe dover rivedere la formazione titolare. Le alternative in difesa sono più limitate e il turnover appare inevitabile.

Per sopperire all’assenza di Scalvini per infortunio, l’Atalanta potrebbe optare per una difesa a tre. Davanti a Carnesecchi, Hien al centro e un ballottaggio tra Kossounou e Djimsiti per gli altri slot difensivi. Questa opzione permetterebbe al tecnico di preservare la solidità difensiva anche senza Scalvini, ma restano dei dubbi sulla continuità di rendimento.

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