Agcom dispone obbligo di verifica della maggiore età sui siti per adulti
Sono 48 i siti a cui verranno applicati il provvedimento, tra cui Pornhub e Onlyfans
Immagine di repertorio
AGCOM SITI PER ADULTI – A partire dal prossimo 12 novembre, l’accesso a numerosi siti web per adulti in Italia non sarà più possibile attraverso la semplice autocertificazione dell’età. L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) ha stabilito l’obbligo per i gestori di implementare sistemi robusti di verifica della maggiore età (Age Verification).
Questa stretta normativa, che fa seguito all’attuazione dell’articolo 13-bis del Decreto Caivano (Legge n. 159 del 2023), mira a garantire una protezione più efficace dei minori dai pericoli del web, in particolare dall’esposizione a materiale pornografico.
Obbligo di verifica sui siti per adulti disposta da Agcom: i dettagli
L’Agcom ha pubblicato una lista iniziale di 48 portali web. A partire dalla data stabilita, dovranno bloccare l’accesso a chi non dimostra di aver compiuto 18 anni. Tra i siti coinvolti figurano piattaforme molto note come PornHub, YouPorn e OnlyFans. Il nuovo sistema di verifica supera definitivamente il meccanismo di autodichiarazione, giudicato inefficace.
Il sistema del “Doppio Anonimato” per tutelare la privacy
Le nuove regole tecniche approvate da Agcom pongono un forte accento sulla tutela della privacy degli utenti adulti. Questo è in linea con il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR).
Il principio cardine è quello del “doppio anonimato”:
- La verifica dell’età è affidata a soggetti terzi indipendenti e certificati.
- Questi fornitori di servizi (es. tramite SPID, CIE o app dedicate) attesteranno che l’utente è maggiorenne senza comunicare i suoi dati personali (nome, cognome, data di nascita) al sito che fornisce il contenuto.
- Allo stesso tempo, il sito web saprà solo che l’utente ha l’età legale per accedere, ma non avrà alcuna informazione sulla sua identità.
L’introduzione di questa rigida Age Assurance rappresenta un passo significativo dell’Italia nel rafforzamento delle misure di sicurezza digitale per i più giovani. In questo modo si posiziona in anticipo rispetto agli standard futuri europei previsti dal Digital Services Act (DSA).
Fonte: Ansa.it
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