Chiara Petrolini: ”Credevo di non aver fatto niente di male”
Dopo aver seppellito i suoi due figli appena nati, Chiara Petrolini vuole apparire ingenua, o forse mette in atto una strategia processuale per farsi riconoscere incapace di intendere e volere
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CHIARA PETROLINI- Chiara Petrolini, 22 anni, è imputata a Parma per duplice omicidio premeditato e soppressione dei cadaveri dei suoi due figli neonati. Entrambi partoriti in casa in solitudine e poi seppelliti nel giardino, vicini e a poca profondità. Durante i colloqui con gli psichiatri incaricati dalla Procura, la giovane ha fornito dichiarazioni che sono oggetto di analisi da parte del RACIS.
Chiara ha affermato di aver cercato la seconda gravidanza, sperando di “rifarsi” dopo il fallimento della prima. Entrambe le gravidanze sono state vissute in segreto, e i parti avvenuti in solitudine. Sul secondo parto ha dichiarato di aver creduto inizialmente che tutto fosse andato bene, per poi accorgersi che il neonato non respirava più. Ritiene che la causa della morte sia stato il taglio del cordone ombelicale, che ha eseguito senza alcuna preparazione o supporto medico.
Quando gli psichiatri le hanno chiesto perché i corpi fossero stati seppelliti in modo così superficiale, Chiara ha risposto di non aver pensato di aver fatto qualcosa di male, quindi di non aver sentito il bisogno di nasconderli meglio. Ha anche raccontato di avere sogni ricorrenti in cui spinge un passeggino con due bambini, e di sentire la presenza dei figli sempre accanto a sé, come fonte di conforto.
Chiara Petrolini: l’ex fidanzato non desiderava i figli
Ha descritto il mondo come “cattivo e pericoloso” e ha detto di non voler trasmettere ai figli il dolore che ha vissuto lei, temendo che potessero essere giudicati o feriti a causa del suo passato. Sul padre dei bambini, l’ex fidanzato Samuel, ha espresso l’idea che non si sia mai davvero interessato ai figli, né li abbia desiderati.
Secondo il RACIS, il comportamento della ragazza rivela una freddezza e lucidità incompatibili con l’incapacità di intendere e volere. Gli esperti ritengono che, se non fosse stata scoperta, Chiara avrebbe potuto commettere altri delitti simili, e non escludono che ne abbia già compiuti in passato. Tuttavia, la perizia psichiatrica ufficiale disposta dalla Corte d’Assise di Parma è ancora in corso, e le due perite nominate testimonieranno il 2 febbraio 2026. Sarà quella relazione a influenzare in modo determinante l’esito del processo.
FONTE: Leggo
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