2 Ottobre 2025

Sciopero ProPal venerdì 3 ottobre: mobilitazione nazionale dopo l’abbordaggio della Flotilla

Sciopero ProPal venerdì 3 ottobre

Dopo l’abbordaggio delle navi umanitarie da parte delle forze israeliane, la CGIL e l‘USB hanno indetto, a livello nazionale, uno sciopero ProPal venerdì 3 ottobre 2025.

Già da ieri sera, appena la notizia è circolata, in migliaia si sono riversati nelle piazze per manifestare solidarietà alla missione della Global Sumud Flotilla.

L’attacco di Israele è infatti, come spiegano i sindacati, un atto gravissimo e in violazione del diritto internazionale.

Vediamo come si stanno sviluppando le proteste, soprattutto a Napoli, ma anche altrove in Italia, e cosa è accaduto ieri alla Flotilla.

Cosa è successo ieri: l’abbordaggio della Flotilla

Ieri sera, mercoledì 1 ottobre 2025, le forze israeliane hanno mosso un attacco navale contro quasi tutta la Flotilla umanitaria che stava navigando verso Gaza. Si stima che circa 20 imbarcazioni manchino all’appello e stiano proseguondo la rotta, mentre la maggior parte delle navi è stata intercettata e abbordata.

Gli attivisti a bordo – circa 200, con 40 italiani – sono stati arrestati e portati al porto di Ashdod. Da qui, sono stati trasferiti al carcere di Ketziot nel deserto israeliano. Chi si rifiuta di essere espulso sarà sottoposto a un processo in un tribunale speciale.

Sciopero ProPal venerdì 3 ottobre – Le autorità israeliane affermano che l’operazione era pianificata e condotta in “condizioni controllate”. Tuttavia, la comunità internazionale e i movimenti pro-Palestina denunciano che si tratti di un atto di pirateria e di violazione del diritto internazionale.

Sciopero ProPal venerdì 3 ottobre: le reazioni in Italia tra proteste, occupazioni, mobilitazioni

La notizia dell’abbordaggio ha innescato una vasta mobilitazione in decine di città italiane. Da Roma a Milano, da Bologna a Torino, si sono svolte manifestazioni spontanee e cortei con striscioni “Blocchiamo tutto”.

La CGIL, in coordinamento con altri sindacati, ha annunciato lo sciopero generale del 3 ottobre per tutto il pubblico e il privato. Le motivazioni fanno leva sulla difesa dei valori costituzionali, della solidarietà e dei diritti umani, in risposta all’azione israeliana contro la Flotilla.

L’USB ha aderito subito, proclamando la mobilitazione immediata e invitando a “bloccare tutto” come risposta all’“atto di guerra”.

Dal lato politico, il ministro Matteo Salvini ha reagito definendo lo sciopero “improvviso” e annunciando che sta valutando la precettazione dei settori essenziali, secondo le norme vigenti sugli scioperi nei servizi pubblici. La Commissione di Garanzia degli Scioperi ha osservato che le motivazioni addotte dai sindacati non consentirebbero la mancata comunicazione con largo anticipo per i settori essenziali, mettendo in dubbio la legittimità dello sciopero in quei comparti.

Anche il governo Meloni ha preso posizione, criticando lo sciopero Propal di venerdì 3 ottobre, sostenendo che tali iniziative “non aiutano i palestinesi, ma creano disagi agli italiani”.

Napoli in prima linea

Napoli è stata tra le città più attive e immediate nella risposta. Ieri pomeriggio circa 300 manifestanti della rete ProPal e studenti del Collettivo universitario hanno occupato i binari della Stazione Centrale, bloccando il traffico ferroviario in entrata e uscita per oltre mezz’ora.

Parallelamente, è scattato un presidio permanente nelle facoltà di Lettere e Filosofia della Federico II, a Porta di Massa, e mobilitazioni anche nelle sedi dell’Università “L’Orientale”.

Secondo la Rete Napoli per la Palestina, la mobilitazione non si fermerà: è stato convocato un incontro oggi alle ore 18 in Piazza del Carmine per bloccare la nave MSC Edith II, proveniente da Haifa, che attraccherà al Porto di Napoli. Infatti, come scrivono gli organizzatori:

“La MSC è di fatto una compagnia italo-israeliana, detiene il monopolio del traffico merci e passeggeri del Porto di Napoli ed è da sempre leader nel traffico di merci e persone dalla Palestina occupata verso il nostro paese e la nostra città”.

E ancora:

“La nave MSC non attraccherà indisturbata: se Israele, dopo due anni di genocidio feroce consumato con la complicità di tutto il mondo occidentale, pensa di poter fermare le navi di chi pratica la solidarietà più concreta, noi non permetteremo che le navi di chi semina morte transitino per i nostri porti come se nulla fosse“.

Sciopero ProPal venerdì 3 ottobre: scioperare è un diritto e un dovere

Lo sciopero per la Palestina che si profila in questi giorni non è solo un gesto simbolico: è una risposta diretta all’abbordaggio israeliano della Flotilla.

A Napoli, la mobilitazione è particolarmente forte: l’occupazione dei binari e il presidio universitario mostrano che la città non resta a guardare.

Scioperare non è inutile, anzi è proprio attraverso gli scioperi che abbiamo ottenuto conquiste fondamentali, come il diritto all’aborto e il voto alle donne. L’obiettivo è quello di chiedere ai nostri rappresentanti politici di intervenire in favore della diplomazia, del diritto internazionale e della solidarietà con la popolazione palestinese.

Se vuoi partecipare, informarti sui luoghi delle manifestazioni e dei presidi nel tuo territorio. Il corteo di domani a Napoli partirà alle 09:30 da Piazza Mancini e arriverà a Piazza Plebiscito.

Se ti è interessato l’articolo, potrebbe interessarti leggere anche: Global Sumud Flotilla: iniziato l’abbordaggio della Marina Israeliana