29 Settembre 2025

Milan-Napoli, l’analisi tattica del match

L'analisi del match.

Credits video SSC Napoli

MILAN-NAPOLI, L’ANALISI TATTICA DEL MATCH

Il Napoli perde a Milano. Una sconfitta amara che però non deve assolutamente perturbare l’ottimo cammino fin qui realizzato dai Campioni d’Italia, che adesso condividono la vetta a dodici punti in coabitazione proprio con il Milan e la Roma di Gasperini, ieri vittoriosa per 2-0 sull’Hellas Verona.

L’analisi del match.

Milan-Napoli: avvio shock e riflessioni sul modulo

Gli azzurri soffrono l’approccio del Milan di Allegri: lo schermo di Lobotka su Modric (lo segue anche sulla trequarti avversaria), la capacità di gestire la pressione di De Bruyne&co e colpire sulla catena destra del Napoli. Nascono così le reti dei rossoneri (potevano divenire tre con l’inserimento di Fofana in contropiede), che sfruttano l’emergenza difensiva dei partenopei. E al contempo stimolano emotivamente i ragazzi di Conte.

La grande densità centrale e il 3-5-2 spingono gli azzurri a ricercare l’ampiezza ed aumentare i rifornimenti offensivi. Che arrivano ulteriormente dopo il rigore sacrosanto per evidente opportunità di rete negata da Estupinan su Di Lorenzo. E l’ingresso di Neres. Lang corpo estraneo. Sarebbe servito probabilmente il doppio centravanti e dunque Hojlund Lucca per non dare punti di riferimento dinanzi a Maignan. Buon forcing finale ed ottima reazione, sebbene la scarsa possibilità di gioco effettivo per le continue interruzioni. C’è l’impressione però che – al netto dell’ottimo incipit stagionale (tanti spunti positivi anche a Manchester) – una migliore gestione delle risorse nell’ultima settimana avrebbe potuto evitare patemi contro il Pisa e una superiore condizione fisica al ‘Meazza’.

Milan-Napoli, gli spunti positivi degli azzurri

Gli errori, le disattenzioni e l’emergenza nella retroguardia partenopea. Ci sono anche tanti altri dati da sottolineare. Già dopo la sberla presa a freddo il Napoli aveva provato a reagire con l’occasione di Gutierrez. L’ex terzino del Girona si è trovato inserito nella mischia ed ha avuto la prima occasione degli ospiti in quel di Milano. Ampiezza ricercata sulla catena di destra con Politano: da quinto a quinto, i rossoneri concedono pochi spazi per vie centrali. Ed è così che il laterale mancino spagnolo, esordio assoluto in Serie A, ha la chance per colpire Maignan. Sugli sviluppi dell’azione McTominay impegna l’estremo difensore francese con una conclusione velenosa.

Alla mezz’ora di gioco nel momento migliore degli ospiti, il Milan trova la rete del raddoppio che potrebbe ammazzare i tentativi di recupero del match da parte del Napoli di Conte. Che però carica a dovere la squadra nel finale di frazione. E anche nel corso della ripresa. Estupinan viene espulso per aver negato la chiara occasione da rete a Di Lorenzo a due passi dalla linea di porta. De Bruyne sigla la terza rete personale in campionato, la seconda dagli undici metri. Gli azzurri aumentano il baricentro, macinano gioco ed occasioni.

Sono 2.85 gli xG, per gol previsti. 64% di possesso palla e diciannove tiri totali, di cui sette nello specchio della porta. Il palo nega la gioia a Neres, entrato molto bene in partita dapprima sull’out mancino, poi dirottato a destra dopo l’uscita di Politano e l’ingresso di Lang, apparso molto indietro rispetto ai compagni.

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