Omofobia a Napoli: violenta aggressione a Piazza Bellini
Omofobia a Napoli: omosessuale di 50 anni aggredito alle 16, in Piazza Bellini. Immediata la denuncia di Arcigay
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Ancora un atto di omofobia a Napoli. Ancora a Piazza Bellini, luogo di riferimento della comunità lgbt.
La vittima è Domingo, un omosessuale di 50 anni, aggredito da tre uomini mentre aspettava l’autobus. Secondo la ricostruzione fatta dallo stesso Domingo e dall’Arcigay Napoli, che ha immediatamente denunciato l’episodio, i tre aggressori sarebbero scesi da un auto parcheggiata nei pressi della fermata dove la vittima si trovava, e lo avrebbero schiaffeggiato con violenza.
Dopo l’accaduto Domingo ha deciso di recarsi in questura e rendere pubblico il violento atto di omofobia di cui è stato oggetto.
In una nota, Arcigay e ATN (Associazione Trans Napoli) hanno espresso tutta la propria disapprovazione per quanto accaduto: “La vicenda di Domingo è solo l’ultimo gravissimo episodio di intolleranza omofobica registrato a apoli. Nel 2009 Marialuisa Mazzarella”, continua la nota, “subì una tremenda aggressione per difendere l’amico omosessuale e per quei fatti oggi gli aggressori di Marialuisa, Medaglia d’oro al valor civile, sono stati condannati a 10 anni con Arcigay riconosciuta parte lesa”.
La vicenda capitata a Domingo è dunque solo uno dei tanti episodi di omofobia che negli ultimi anni, e ancora oggi, si registrano in città. Lo stesso presidente dell’Arcigay di Napoli, Antonello Sannino, fu aggredito nel 2007 mentre era col suo compagno in Piazza Bellini.
Dinanzi alla spirale di violenza che non sembra fermarsi, lo stesso Sannino oggi ha commentato: “Ancora una volta arriviamo in ritardo, a cose accadute, e non riusciamo a prevenire la violenza. Chiediamo a Regione e Comuni, di poter intervenire con tutti i mezzi a loro disposizione, compreso la possibilità di avere una legge regionale contro l’omofobia nell’attesa che presto arrivi una legge nazionale che si rende sempre più necessaria dopo la legge sulle Unioni civili. Chiediamo alle Forze dell’ordine di alzare il livello di attenzione e di sorveglianza”. Sottolinea comunque, il presidente di Arcigay, come ad oggi siano sempre di più le vittime di atti di omofobia a decidere di denunciare le violenze subite.
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