Il Premio Carosone 2025 per celebrare tanti artisti carosoniani
Tra gli ospiti della serata, Diego De Silva e Il Quartetto Malinconico, Silvia Falanga, Fanali con Altea, Peppe Iodice, Rosario Jermano, Lda, Napoleone, Nuova Compagnia Di Canto Popolare, Renanera, Walter Ricci, Roy Paci, Gonzalo Rubalcaba, Slf, Ste
Premio Carosone 2025

Premio Carosone 2025, l’appuntamento annuale tanto atteso dai napoletani, sta per tornare sul palcoscenico con tante novità e buon umore, in stile carosoniano.
Un evento quasi intimista per i partenopei, specialmente per le generazioni che hanno vissuto la musica degli artisti napoletani del ‘900. Una riscoperta vissuta, però, anche dai giovani che ricercano le proprie radici musicali e culturali.
Venerdì 26 settembre 2025 alle ore 21.00 presso l’Arena Flegrea a Napoli, si rinnova, quindi, sul palco lo spettacolo che sarà condotto da Maria Elena Fabi, Noemi Gherrero e Gianni Simioli.
Il Premio Carosone 2025 torna per celebrare tanti artisti carosoniani
Durante la serata, sul palco, tra premi ed esibizioni, saranno presenti Lello Arena, Diego De Silva e Il Quartetto Malinconico, Silvia Falanga, Fanali con Altea, Peppe Iodice, Rosario Jermano, Lda, Napoleone, Nuova Compagnia Di Canto Popolare, Renanera, Walter Ricci, Roy Paci, Gonzalo Rubalcaba, Slf, Ste. E una backing band composta da Carlo Fimiani, Gigi Patierno, Claudio Romano, Paolo Di Ronza e Pino Tafuto. Coordinamento musicale a cura di Gigi De Rienzo.
Premio Carosone è ideato e curato nella direzione artistica da Federico Vacalebre, giornalista e biografo ufficiale di Renato Carosone, e Teta Pitteri coordinatrice generale del Premio.
L’iniziativa è finanziata dalla Regione Campania (DGR 616 – Progetti Speciali in ambito culturale e turistico), prodotto e promosso dalla Scabec. Media partner Canale 21.
L’ingresso è gratuito con prenotazione obbligatoria sul sito www.scabec.it sul sito del Premio
Il Premio Carosone 2025 – Le dichiarazioni
“Tanti omaggi e tante riletture del repertorio carosoniano – chiosa Federico Vacalepre – ma anche tanti omaggi ad altri Maestri, celebrati o dimenticati. Penso a Roberto De Simone che è scomparso quest’anno, penso a Pino Daniele, nel doppio anniversario, ma penso anche a Roberto Murolo, a Sergio Bruni e all’ironia carosoniana che c’era in Fabrizio De André“.
“Crediamo che per sciogliere al meglio le nostre ali serva sempre frequentare le nostre radici. E che mettere insieme cantapianisti, gruppi, cantautori, scrittori, jazzisti, leggende della musica folk, giovanotti, veterani, comici, interpreti faccia bene alla salute e all’anima. Come una pastiglia di buonumore, come una dimostrazione di unità e sintesi non solo artistica” conclude l’ideatore dell’iniziativa.
“L’arte è intesa non solo come intrattenimento ma anche come riflessione culturale in un momento in cui c’è bisogno di riflettere e pensare al futuro in termini di consapevolezza di ciò che sta accadendo” dichiara Pantaleone Annunziata – Amministratore unico di Scabec.
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