12 Settembre 2025

Armani testamento: l’impero andrà al compagno e ai nipoti

L'eredità di Giorgio Armani: un piano per il futuro del marchio, tra Fondazione, nipoti e compagno. Aperto il testamento...

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Testamento Giorgio Armani

Aperto il testamento di Giorgio Armani, deceduto a 91 anni il 4 settembre. La volontà dello stilista è chiara: la gestione e il controllo della Maison Giorgio Armani saranno affidati interamente alla Fondazione Armani.

La Fondazione, che già deteneva lo 0,1% delle quote societarie, ora avrà il diritto di piena proprietà sul 9,9% e il diritto di «nuda proprietà» sul restante 90% delle quote. Il restante dei diritti di voto, infatti, è stato equamente diviso tra Pantaleo Dell’Orco, compagno e braccio destro dello stilista, e i nipoti Silvana Armani e Andrea Camerana.

Dell’Orco quindi avrà il diritto di usufrutto sul 30% delle quote e il 40% dei diritti di voto. Il 30% dei diritti spetteranno alla Fondazione, il 15% ciascuno ai nipoti Silvana Armani e Andrea Camerana. Assegnate azioni senza diritto di voto a Roberta Armani e a Rosanna Armani.

Armani testamento: quote e partnership strategiche

Dalla lettura dei due testamenti del grande stilista, redatti la scorsa primavera, il compagno e braccio destro di Armani si rivela un grande beneficiario, assieme ai nipoti. La quota che Giorgio Armani deteneva in EssilorLuxottica, pari a circa il 2% del capitale per un controvalore di oltre 2,5 miliardi di euro, va per il 40% a Dell’Orco e per il 60% ai familiari.

Armani ha scelto di donare 100 mila azioni a Michele Morselli, e 7.500 azioni ciascuno a Daniele Ballestrazzi, Giuseppe Marsocci, Laura Tadini e Luca Pastorelli.

Lo stilista ha delineato nel testamento anche la strada futura per la sua casa di moda, indicando la possibilità di una partnership strategica. Ha imposto alla Fondazione l’onere di cedere una quota del 15% dell’azienda: «Pongo a carico della Fondazione i seguenti oneri – si legge nel testamento – decorsi 12 mesi ed entro i primi 18 dalla data di apertura della successione, cedere una partecipazione del 15%» in via prioritaria ad uno tra il gruppo Lvmh, EssilorLuxottica, L’Oréal o ad altra società operante nel mondo della moda di pari standing.

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