Influenza 2025, Bassetti: “Si prevede una stagione influenzale peggiore di quella trascorsa”

Ogni anno, con l’avvicinarsi dell’autunno nell’emisfero settentrionale, l’attenzione si sposta sull’Australia, che sta concludendo la propria stagione invernale. I dati sull’andamento dell’influenza nel Paese australe sono un campanello d’allarme e un’anteprima di ciò che potrebbe attendere l’Europa e l’Italia nei mesi successivi.

La stagione influenzale 2025 in Australia si è rivelata molto aggressiva, con numeri da record. I media locali hanno evidenziato una pressione senza precedenti sul sistema sanitario, specialmente nel South Australia. Solo nel mese di luglio, il servizio di ambulanze ha accumulato un ritardo di ben 5.866 ore. L’ondata di contagi ha portato a un picco di casi settimanali di influenza mai visto negli ultimi sei anni. A confermare la gravità della situazione è il ministro della Salute del South Australia, Chris Picton, che ha definito la stagione influenzale di quest’anno la più intensa dell’ultimo decennio. L’alto numero di pazienti ha causato il sovraffollamento delle strutture, ma anche un elevato tasso di assenze del personale a causa della malattia.

Influenza 2025: previsioni per l’Italia

I dati australiani rappresentano un monito per l’Italia. L’infettivologo Matteo Bassetti ha così commentato la situazione: “Si prevede nel prossimo inverno una stagione influenzale anche peggiore di quella appena trascorsa, che è stata la peggiore degli ultimi 20 anni”. “E in Italia che si fa? – si chiede il direttore di Malattie infettive dell’ospedale policlinico San Martino di Genova – Si parla male dei vaccini”.

Le premesse per i prossimi mesi, dunque, non sembrano rosee. È fondamentale che il sistema sanitario e i cittadini si preparino adeguatamente per far fronte alla stagione invernale.

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