18 Agosto 2025

Nuova scoperta ai Campi Flegrei: un segnale sotterraneo che avvisa i ricercatori

Foto: Osservatorio Vesuviano - Campi Flegrei - INGV

Nuova scoperta ai Campi Flegrei

Una nuova scoperta ai Campi Flegrei ha rivelato una cavità nascosta a 3,6 chilometri di profondità sotto la caldera flegrea.

Questi risultati dello studio, pubblicato su Nature Communications Earth & Environment, gettano nuova luce sulla dinamica dei fluidi magmatici e sulla valutazione del rischio vulcanico.

Durante gli eventi sismici, analizzati tra il 2018 e il 2025, la cavità ha emesso delle vibrazioni in risposta al passaggio delle onde sismiche, una risonanza.

Nuova scoperta ai Campi Flegrei: lo studio dei fenomeni

Secondo lo studio, questi fenomeni accadono almeno dal 2018 e la frequenza di risonanza finora non è variata. I dati indicano che la geometria della frattura e le caratteristiche dei gas presenti nella frattura/cavità non sono cambiate. Il gas all’interno tende ad accumularsi nel tempo senza dispersione.

Il monitoraggio della frattura è molto importante ai fini della prevenzione del rischio, perché si trova al di sotto di una zona densamente abitata.

Alcune indicazioni della nuova scoperta ai Campi Flegrei

Come indicato nello studio eseguito dai ricercatori: “La sismicità è aumentata esponenzialmente, con magnitudini massime di Md 4,4-4,6 nel 2024-2025, la più grande mai registrata. Qui eseguiamo un’analisi completa dei meccanismi delle sorgenti sismiche e della somiglianza della forma d’onda. Accanto agli abbondanti terremoti vulcanico-tettonici (VT) poco profondi, associati a guasti fragili lungo il bordo di un’ex struttura della caldera, analizziamo i segnali di recente osservati a lungo periodo (VLP). La sorgente VLP si trova a una profondità di ~3,6 km tra la fonte di inflazione proposta e il Solfatara maar, un enorme centro di degassamento vulcanico con un flusso di CO2 crescente. La sorgente risonante, eccitata da VT in luoghi diversi, illumina una frattura inclinata e piena di gas che è stata attiva per almeno 7 anni, collegando il serbatoio di gonfiaggio con i processi fragili superficiali e le fumarole superficiali.”

Foto da Osservatorio Vesuviano – Campi Flegrei – INGV

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