Operai morti a Napoli, quattro persone indagate per omicidio colposo
Continuano le indagini sul tragico incidente che ha scosso la città di Napoli. E' emerso che due dei tre operai lavoravano in nero
immagine di repertorio

OPERAI MORTI A NAPOLI – Un tragico incidente sul lavoro ha scosso Napoli ieri, quando un montacarichi si è ribaltato, provocando la morte di tre operai. Le vittime sono state identificate come Ciro Pierro (62 anni), Luigi Romano (67 anni) e Vincenzo Del Grosso (56 anni). L’incidente è avvenuto in un cantiere edile in via Domenico Fontana, al civico 163. Le prime indagini rivelano dettagli allarmanti: due delle vittime lavoravano in nero e nessuno dei tre sembra indossasse i dispositivi di sicurezza individuali (DPI) al momento del crollo.
Crollo montacarichi: le indagini in corso e i primi riscontri
Appena giunta la notizia della tragedia, sul luogo dell’incidente sono accorsi immediatamente i Vigili del Fuoco, la Polizia Locale di Napoli e le Forze dell’Ordine, insieme agli operatori sanitari del 118. Per i tre operai, precipitati da un’altezza di almeno sei piani, non c’è stato purtroppo nulla da fare. La Procura di Napoli ha prontamente aperto un’inchiesta, coordinata dalla Sezione Lavoro e Colpe Professionali con il procuratore aggiunto Antonio Ricci e il sostituto Stella Castaldo.
Al momento, quattro persone risultano indagate per la morte dei tre operai. Si tratta dell’amministratore di condominio, del coordinatore della sicurezza, del titolare della ditta per cui lavoravano le vittime e del titolare della società che ha noleggiato il montacarichi all’impresa. Questa mossa è considerata un atto dovuto in attesa dell’autopsia sui corpi delle vittime. L’ipotesi di reato su cui si basa l’indagine è quella di omicidio colposo plurimo.
Lavoro in nero e mancanza di sicurezza: i dettagli che emergono
Le indagini si stanno concentrando anche sulle condizioni di lavoro in cui operavano le vittime. Da quanto emerso nelle ultime ore, sembra che due dei tre operai lavorassero in nero, un dettaglio cruciale che è ora al vaglio della Procura.
Ulteriori accertamenti sono in corso sulla disponibilità e l’utilizzo dei dispositivi di sicurezza come caschi e imbracature. Le prime risultanze suggeriscono che al momento del crollo, i tre operai non indossassero cinture di sicurezza e altri DPI che, se utilizzati correttamente, avrebbero potuto prevenire la caduta fatale. La mancanza di queste precauzioni solleva gravi interrogativi sulla sicurezza sul lavoro nel cantiere.
Fonte articolo e aggiornamenti: Fanpage.it
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