Ronny: che senso ha giocare contro di lui?
Ronny Heberson, l’unico giocatore ancora in attività più in sovrappeso del Pipita. Chiunque abbia visto la partita tra Hertha Berlino e Napoli, si sarà chiesto che senso ha giocare contro Ronny e compagni ad una settimana dall’inizio del campionato
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Il test contro l’Hertha Berlino si è concluso senza infortuni, questa è la vera notizia. Chiunque abbia visto la partita di ieri si sarà chiesto che senso ha giocare una partita come questa ad una settimana dall’inizio del campionato.
Un’altra domanda è come ha fatto questa squadra a centrare i preliminari di Europa League nell’ultima Bundesliga?
Preliminari da cui sono stati eliminati prontamente.
Al di là di Ronny Heberson che in fondo ha solo 30 anni, ma su cui il tempo e la gravità si sono accaniti non poco, il resto dei compagni sono sembrati una squadraccia di terza categoria, cui nessuno aveva spiegato l’assenza di posta in palio.
Ciò che ha colpito è stato l’atteggiamento dei tedeschi, nervosi, polemici, in ritardo su ogni pallone e con interventi scomposti quasi sempre oltre il limite della decenza per un’amichevole estiva.
Ad una settimana dall’inizio del campionato è rischioso disputare partite come questa. Diversi sono stati i falli su Hamsik, Allan, Mertens ed El Kaddouri.
Un paio di volte si è sfiorata la rissa.
Al di là di questo il Napoli ha giocato una buona gara, nonostante il portiere avversario abbia fatto di tutto per prendere goal e, almeno due su quattro, li avrebbe evitati un qualsiasi estremo difensore delle giovanili.
Della vecchia guardia Insigne è sembrato quello più in ritardo, vittima di questo precampionato reso caotico dalle nazionali, e forse un po’ distratto da certi discorsi di mercato che, è parere di chi scrive, assomigliano più a dei blandi ricatti mediatici messi in atto dal suo procuratore, che a delle reali opportunità.
Il migliore è stato decisamente Callejon, un giocatore per intenditori del pallone, che non smette d’incantare l’occhio abituato a notare la tattica, oltre che il gesto finale.
Dei nuovi, oltre Milik, che sembra sempre più presente nello scacchiere azzurro, dovrà giusto scrollarsi di dosso un po’ di ruggine, ma è normale in questa fase; Zielinski non ha deluso affatto.
Si capisce eccome perché Sarri volesse lui e soltanto lui. Dopo meno di venti giorni con la squadra, sembra già pronto, ha fisico, tecnica e visione di gioco per giocare in tutti i ruoli del centrocampo a 3. Contro l’Hertha è entrato al posto di Allan. Questo è davvero un bel giocatore, e per lui si prevede un ruolo alla Mertens, da dodicesimo, tredicesimo titolare, uno che se non parte dall’inizio, certamente entrerà sempre a partita in corso.
In ultima analisi davvero sarebbe necessario selezionare meglio gli avversari delle amichevoli, è importante disputarle, ma prendere un aereo, per andare fino a Berlino, e ritrovarsi in un campo di periferia per giocare con Ronny, allora è meglio prendere un pullman scendere a Benevento e scambiarsi il gagliardetto con capitan Lucioni.
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