Ritiro Napoli Dimaro, la conferenza di Kevin De Bruyne
Ritiro Napoli Dimaro, Kevin De Bruyne per la prima volta in conferenza stampa con la maglia azzurra. Ecco quali sono state le dichiarazioni

Ritiro Napoli Dimaro. Altro giorno di ritiro, qui in Val Di Sole. Mister Conte continua a dirigere gli allenamenti al campo di Carciato, avvolto da una folla azzurra. Dopo la sessione mattutina, lavoro in più per il neo acquisto del Napoli, Kevin De Bruyne.
Alle ore 15:00, infatti, inizia la conferenza stampa presso il teatro di Dimaro del centrocampista belga che per la prima volta parlerà ai microfoni come calciatore azzurro.
Ritiro Napoli Dimaro: le parole di Kevin De Bruyne
ORE 15:00. Inizia la conferenza stampa di Kevin De Bruyne al teatro di Dimaro
I motivi per cui hai scelto Napoli? Credo che dal punto di vista della competitività è il posto miglio per mostrare le mie qualità. Cambia molto rispetto all’Inghilterra ma mi rende molto entusiasta. Mi sento competitivo. Volevo dimostrare ancora di poter giocare ad alto livello.
Quali sono le tue aspettative per la Serie A? Ci sono tante squadre in questo campionato, il nostro obiettivo è piazzarci quanto più in alto e fare un bel percorso in Champions. Adesso mi sto adattando ma penso che la Serie A sia un campionato molto competitivo.
Cosa rappresenta per te questo passaggio in Serie A? Cosa ti ha spinto a metterti in gioco in un campionato diverso dalla Premier? Ho passato una vita in Premier ma è terminata quell’esperienza, cercavo una nuova sfida. Questo progetto mi dava la possibilità di giocare ancora ad alto livello. Il Napoli vuole ancora investire: anche da Campione d’ Italia ha fatto tanti acquisti. Non sono giovane ma posso ancora imparare: un nuovo stile di gioco, un nuovo campionato.
Lukaku è stato di supporto per te in questa scelta? Ho chiamato sia Lukaku che Mertens per avere più informazioni. Alla fine è stata una mia decisione: l’ho presa con mia moglie e la mia famiglia. Romelu è stato molto contento, lo conosco da tempo. Questo mi facilita questa scelta ma è stata una mia decisione al 100 per 100. Quando prendo una decisione non voglio avere rimpianti.
A Napoli c’è il numero 10 che è stato ritirato. In allenamento hai avuto il 10, che cosa hai provato? Sono rimasto sorpreso all’inizio, sapevo che era il numero di Maradona. Non credo che mi dia più responsabilità anche perché quando si gioca in grandi società come il Napoli la pressione è gia tanta. Maradona è leggenda. Sono grato e orgoglioso ma io sono KDB e farò del mio meglio.
Sei rimasto più sorpreso della chiamata del Napoli o dopo aver parlato con la società? E’ stata la prima volta nella mia carriera che mi sono trovato in una situazione del genere (che passo a parametro zero). Nella scorsa stagione mi sentivo un po’ stressato perché la situazione era nuova per me. Il Napoli ha presentato il suo progetto ed è stata la soluzione migliore per me: voglio ancora dimostrare di essere performante e competitivo.
Hai lavorato con Guardiola, passi a lavorare con Conte. Cosa ti ha detto? Che impressione ti ha fatto lui e il suo lavoro? Non ho parlato ancora molto con l’allenatore, ma lo conosco perchè ha allenato in Premier League. All’epoca usasse un altro metodo di gioco. So che è molto tattico ed è buon segno che è voluto restare a Napoli: è il migliore degli ultimi 10 anni. Posso imparare ancora tanto ma ora abbiamo fatto un paio di sedute tattiche. Fra 5|6 settimane sarò pronto.
Quanto ha inciso la presenza di Conte nella tua scelta di venire qua? Sicuramente aiuta la presenza di un allenatore così forte, è bello poter lavorare con lui. Ho lavorato sotto la guida di Pep Guardiola per 9 anni ma ognuno è diverso. Credo che tutti quelli più bravi sono fenomenali dal punto di vista tattico. Sono anche un po’ pazzi come noi giocatori. Sono qui per aiutare la squadra a crescere.
Quanto ha inciso poter giocare la Champions con la maglia azzurra nella tua scelta di venire a Napoli? è importante perchè la champions è tra le competizioni più belle al mondo. Ovviamente si sapeva che il napoli si sarebbe qualificato. Sono 10 anni che gareggio in Champions ed è bellissimo. Spero di poter fare un bel percorso.
C’è una preferenza tra mezz’ala e trequartista più vicino a Lukaku? E poi Mazzocchi ti ha già insegnato qualche parola in napoletano? Non credo che i ruoli siano così importanti: tutto dipende dalle interpretazioni dello spazio e dalla postura tattica nostra e dell’avversario. Ancora non ho imparato una parola in italiano o in napoletano ma capisco qualche parola. Non sono pronto ancora a fare interviste ma voglio fare un corso di italiano.
Che città hai trovato? Pensi che ti possa succedere ciò che è successo a Mertens? è difficile da dire anche perchè sono diverso rispetto a Dries, io sono più introverso. Capiterà che uscirò la sera per mangiare fuori o fare una passeggiata ma è diverso. 9 anni fa avevo già visto la città e avevo già visto il trattamento diverso per i giocatori del Napoli e del Manchester. Per chi non è abituato è tanto ma si tratta di affetto e amore.
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