Life for Gaza invita i cittadini, il 6 luglio, al Lungomare di Napoli
Tutti giù per Terra la dimostrazione pacifica che denuncia il genocidio in Palestina
LifeForGaza

Life for Gaza invita i cittadini alla dimostrazione pacifica “Tutti giù per Terra“, contro il genocidio a Gaza e per sostenere il popolo di Palestina; purtroppo ancora bombardato quotidianamente.
L’evento pubblico si terrà domenica 6 luglio, dalle ore 19.00, sul lungomare di Napoli, Rotonda Diaz. Sarà un flash mob per ricordare i corpi senza vita del genocidio di Gaza.
“Tutti giù per terra: per Gaza, contro il genocidio” è organizzato da LIFE FOR GAZA con il maggior sostegno di Luigi de Magistris e della Comunità Palestinese della Campania.
Life for Gaza invita i cittadini al flash mob per la Palestina
Saranno migliaia i corpi distesi a terra in un luogo simbolo, Napoli città di pace e prima città italiana a riconoscere nell’anno 2013 lo Stato di Palestina, per ricordare bambini; donne e uomini, giornalisti, medici, infermieri, operatori umanitari, vittime innocenti del genocidio in Palestina. Uno sterminio che sta mostrando un volto sempre più inumano e spietato.
“Nonostante assistiamo ad una mattanza così crudele, i Capi di Stato, i Governi, i Presidenti dell’Occidente non riescono ad ammettere che stiamo assistendo ad un genocidio; anzi ad un olocausto del popolo palestinese.” Afferma Souzan Fatayer della Comunità Palestinese Campania; durante la presentazione del progetto Life for Gaza – Tutti giù per Terra.
“È inverosimile quello che sta accadendo: puntare le armi e sparare, senza apparente motivo, a persone, disarmate e innocenti; gazawi in attesa per ore per ricevere un pacco di riso o di farina; persone affamate che percorrono tanti chilometri a piedi per raggiungere i punti di raccolta per la distribuzione del cibo.”
Life for Gaza
Life for Gaza che da subito (febbraio 2024) ha raccolto consensi e fondi per Gaza con due iniziative importanti (due grandi concerti); per poter essere vicini alle sofferenze della popolazione della Palestina.
L’evento del 6 luglio prossimo prevede un’enorme performance; migliaia di cittadini distesi per terra per ricordare che ad oggi si contano oltre 60.000 morti; anche se le ultime ricerche stimano oltre 400.000 persone mancanti all’appello dei superstiti.
Luigi De Magistris, magistrato ex Sindaco di Napoli, afferma che “incredibilmente, stiamo vivendo un secondo nazismo, il primo nel ‘900 con Hitler, il secondo da definirsi nazi-sionismo durante questi ultimi due anni, per mano di Netanyahu.”
Luigi De Magistris sottolinea l’aspetto perverso che mostrano le immagini di bambini, donne e giovani affamati che vengono attratti con il pretesto di ricevere un pò di cibo, presso i centri di raccolta per la distribuzione degli aiuti umanitari israelo-americani, ma che, appena si trovano nell’area di tiro, vengono sadicamente sparati. Questi terrificanti gesti ricordano le pagine nere dell’olocausto. L’ex Sindaco di Napoli aggiunge, inoltre, che tutto ciò che si sta compiendo nella Terra di Palestina avviene con la complicità evidente, non solo del governo americano, ma anche dei governi occidentali.
“Tutti giù per Terra”, per scegliere da che parte stare
“La partecipazione in massa all’evento ‘Tutti giù per Terra’ è fondamentale per scegliere da che parte stare: con gli oppressori, sposando il progetto sionista, oppure dalla parte degli oppressi, con il popolo di Palestina. – Se non si risolve la condizione palestinese e, quindi, se non si restituisce la terra, la dignità e la giustizia ai Palestinesi non ci potrà mai essere pace.” conclude Luigi De Magistris.
Nives Monda, la sostenitrice reduce dagli attacchi mediatici di alcuni avventori israeliani nel suo ristorante napoletano, ha espresso il suo forte rammarico per ciò che ancora sta accadendo. Monda ha sollecitato a partecipare affermando che questo “non è il momento dell’avvilimento, l’avvilimento non è azione. Le strade per partecipare e le azioni che hanno l’obiettivo di porre fine a questo genocidio sono tante: il boicottaggio, la partecipazione alle manifestazioni e agli eventi, la militanza, l’aggregazione per aprire dibattiti.”
Intanto molti attori, musicisti, associazioni e attivisti stanno aderendo all’iniziativa e stanno incoraggiando, attraverso i media e i social media, ad unirsi all’evento.
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