Fratelli Menendez: dopo 35 anni possono chiedere la libertà condizionale
Ridotta la pena a Lyle ed Erik, condannati all’ergastolo per l’omicidio dei genitori nel 1989 a Beverly Hills: il caso torna a far discutere l’America.
Credit Photo: wikipedia

Fratelli Menendez sono noti per aver assassinato i propri genitori nel 1989 a Beverly Hills.
I due potrebbero finalmente vedere uno spiraglio di libertà: Erik e Lyle, oggi rispettivamente 54 e 57 anni, hanno ottenuto una riduzione della condanna.
Secondo le ultimissime notizie la pena passa da “50 anni a vita” alla possibilità di richiesta della libertà condizionale. I fratelli Menendez partivano da un ergastolo senza appello: ad oggi hanno già scontato 35 anni di carcere.
Fratelli Menendez: la svolta del caso
Nel corso del tempo, il loro caso ha assunto una risonanza mediatica enorme, diventando oggetto di dibattiti e produzioni televisive. Un esempio sono le serie come Law and Order True Crime e Monsters: la serie Netflix che ha riportato nuovamente la vicenda al centro dell’interesse mediatico.
All’epoca dei fatti, i fratelli confessarono l’omicidio dei genitori, José e Kitty Menendez, sostenendo di aver agito per paura: il padre, figura influente nel mondo dell’industria musicale, li avrebbe abusati fisicamente e psicologicamente, con il silenzio complice della madre. Nonostante le pesanti accuse di incesto e violenza domestica, nel 1996 arrivò una doppia condanna per omicidio premeditato.
A sostegno della revisione della pena, la difesa ha portato numerose testimonianze che dimostrerebbero la riabilitazione carceraria dei due. Lyle si è laureato e Erik è diventato un punto di riferimento per altri detenuti, organizzando corsi e attività educative. A supportarli anche ex giudici, guardie penitenziarie e membri della famiglia.
Inoltre, è in corso una richiesta di grazia da parte dei due al governatore della California, Gavin Newsom. La commissione incaricata di valutare la richiesta si riunirà il 13 giugno. Intanto, la possibile scarcerazione dei fratelli Menendez riapre un acceso dibattito sui limiti della giustizia, tra traumi infantili, abusi familiari e diritto alla riabilitazione.
Ti potrebbe interessare anche il seguente articolo per approfondire gli eventi: CLICCA QUI!
Se non vuoi perdere news e aggiornamenti ti invitiamo a seguire la pagina Facebook della redazione ZON!
ARTICOLO PRECEDENTE
Campi Flegrei, verifiche sugli edifici: persone nei centri di accoglienza
ARTICOLO SUCCESSIVO
Pozzuoli furto batterie semafori: il sindaco denuncia un gesto assurdo