5 Maggio 2025

Nisida droga e telefoni: scoperta della polizia nel carcere minorile

Nuovi ritrovamenti di telefoni cellulari e sostanze stupefacenti evidenziano l'importanza dell'intervento della Polizia Penitenziaria.

repertorio

Nisida droga e telefoni 17ENNE STUPRATA

Nisida droga e telefoni – Nell’Istituto penale per minorenni di Nisida ci sono state recenti scoperte. Nella struttura carceraria sono stati introdotti telefoni cellulari e stupefacenti.

Gli agenti della Polizia Penitenziaria hanno rinvenuto un microtelefono nascosto in un televisore, appartenente a un detenuto straniero maggiorenne.

Nisida droga e telefoni: i fatti

Il personale, grazie a un’accurata osservazione, ha intercettato il passaggio di una busta contenente droga tra celle di detenuti italiani minorenni. Inoltre, i ritrovamenti confermano l’efficacia del lavoro della Polizia Penitenziaria, che continua a contrastare l’illegalità nelle carceri. Questo avviene nonostante le difficoltà derivanti dalle risorse limitate.

Federico Costigliola, responsabile del Sappe per il settore minorile, ha sottolineato l’importanza della professionalità del personale di Polizia Penitenziaria. Grazie al loro impegno, contrastano l’illegalità e mantengono la sicurezza all’interno dell’Istituto. La lotta alla criminalità giovanile richiede un costante impegno delle forze dell’ordine. Nonostante le difficoltà e i mezzi insufficienti, i militanti riescono a garantire la presenza dello Stato in queste strutture.

Donato Capece, segretario generale del Sappe, ha denunciato l’escalation di questi episodi. Secondo Capece, una parte del problema deriva dall’introduzione della vigilanza dinamica e del regime aperto, che, di fatto, favoriscono comportamenti illeciti tra i detenuti. Il segretario sottolinea l’urgenza di rinforzare le misure di sicurezza e prevenzione. Questo per evitare che i telefoni cellulari introdotti illegalmente possano continuare a compromettere il sistema carcerario minorile.

La crescente preoccupazione riguarda anche l’introduzione di sostanze stupefacenti che minano il controllo all’interno degli istituti penitenziari. Capece ha auspicato un cambiamento nelle politiche di gestione, per arginare la diffusione dell’illegalità nelle carceri. La Polizia Penitenziaria, pur operando con pochi mezzi, continua a svolgere un ruolo cruciale nella prevenzione e nel contrasto di queste attività illegali.

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