5 Maggio 2025

Taverna Santa Chiara di Napoli replica sul video non autorizzato diffuso sui social

L'accesa discussione in un video che sta invadendo i social da oltre due giorni

Foto: Facebook Taverna Santa Chiara

Taverna Santa Chiara di Napoli

Taverna Santa Chiara di Napoli, nella giornata del 3 maggio scorso è apparsa su tutte le piattaforme social attraverso un video che ritrae una discussione tra la proprietaria del ristorante e alcuni clienti/turisti sulla questione israelo-palestinese.

La Taverna, noto ristorante partenopeo per la sua particolare cucina di tradizione e qualità, sta aderendo alla diffusa campagna Spazi Liberi dall’Apartheid Israeliana che promuove la creazione di una rete di strutture libere da ogni forma di discriminazione.

L’azione prende spunto dalla lotta contro l’apartheid in Sudafrica ed è attiva in diversi Paesi tra cui il Belgio, Norvegia, Spagna, Italia. Vi aderiscono caffè, ristoranti, negozi, centri culturali, librerie, cinema… La locandina della campagna è pubblicata in fondo all’articolo.

Taverna Santa Chiara di Napoli – Cosa è successo

L’adesione all’iniziativa avrebbe infastidito alcuni clienti/turisti che hanno instaurato un’accesa conversazione con la titolare del ristorante, Nives Monda; sul conflitto tra Palestina e Israele ed hanno filmato una parte della discussione trasmettendola su tutte le piattaforme social.

La condivisione del video avrebbe attivato una campagna denigratoria contro il ristorante; scatenando migliaia di offese, recensioni fasulle e inviti a non frequentare il locale e addirittura a sconsigliare ai turisti di andare a visitare Napoli.

La titolare della Taverna Santa Chiara, Nives Monda; ieri, ha così replicato con un comunicato stampa, sulla pagina Facebook, per chiarire i fatti accaduti nel locale. Intanto una fitta rete di solidarietà si è attivata in difesa della donna.

Il comunicato stampa di Taverna Santa Chiara

“Nella giornata di sabato 3 maggio – recita il comunicato – nel nostro esercizio, siamo stati vittime di un episodio a scopo intimidatorio da parte di una avventrice che, dopo aver pranzato nel nostro locale; ha iniziato a parlare ad alta voce, facendo chiaramente intendere di essere sostenitrice dei crimini internazionali del governo israeliano contro il popolo palestinese.

A quel punto, da cittadini coscienziosi quali siamo, abbiamo evidenziato che condanniamo il genocidio palestinese in atto, quale crimine contro l’umanità. La turista ha immediatamente iniziato ad accusarci di antisemitismo; di sostenere il popolo palestinese che, nelle sue parole, lei individuava come popolo di terroristi e, quindi, dí essere noi stessi a supporto di terroristi.

La turista, nel frattempo, ha iniziato a riprendere noi e i nostri lavoratori, nonché altri clienti senza consenso di chi veniva ripreso (inclusi minorenni di un’altra famiglia di clienti) per poi diffondere il video in rete (un reato); diffamandoci come sostenitori del terrorismo e antisemiti (un altro reato) e scatenando una campagna di odio che da ieri sfocia in messaggi anonimi con minacce di 1) spedizioni punitive, 2) distruzione del locale, 3) violenza fisica nei confronti della proprietaria e dello staff, 4) auspici di stupro della proprietaria (tutti reati).”

Taverna Santa Chiara di Napoli replica il video con un comunicato

La nostra unica responsabilità – continua il comunicato – è quella di aver preso posizione, nell’ambito della campagna degli Spazi Liberi dall’apartheid israeliano; contro il genocidio palestinese in atto.

Alla luce della campagna di odio e mezzo social che è stata scatenata e delle minacce ricevute, volte a minare anche la nostra incolumità personale nonché l’andamento della nostra attività, sporgeremo formale querela.

I nostri legali, inoltre, hanno mandato di segnalarci tutte le diffamazioni a mezzo social e a mezzo stampa che ci accusano, falsamente; di aver cacciato chicchessia dal locale, come dimostra lo stesso video diffuso dalla coppia.

Nel nostro locale, che accoglie da sempre persone di ogni nazionalità, fede ed etnia, non possiamo tollerare e continueremo a non tollerare alcuna forma di esternazione razzista; sia essa ispirata da antisemitismo, islamofobia, o, come in questo caso, razzismo antipalestinese.”

Si consiglia di leggere l’articolo: Sciopero trasporti Napoli 5 maggio: stop di 8 ore per funicolari

Campagna