29 Aprile 2025

Calcio Napoli, le mani sullo Scudetto

Il racconto della domenica che può essere la svolta della stagione.

Credits SSC Napoli

CALCIO NAPOLI, LE MANI SULLO SCUDETTO

Come il migliore dei sogni ad accompagnare una delle domeniche più belle della storia contemporanea del Napoli. A pranzo a casa dei familiari, sul lungomare o sulla spiaggia per un aperitivo. Ma con il pensiero sempre fisso su Inter – Roma. I nerazzurri sono in difficoltà, hanno accusato il colpo firmato da Orsolini nel pomeriggio della Santa Pasqua, dopo l’ultima benedizione di Sua Santità Papa Francesco. I ragazzi di Insazhi, sebbene si sentano ingiocabili, perdono anche in semifinale di Coppa Italia contro il Milan e si preparano a sfidare il Barcellona.

Gli uomini di Inzaghi sono distratti, arginati e colpiti con saggezza dalla Roma di Claudio Ranieri. Che raccoglie diciotto risultati utili consecutivi e vince anche al ‘Meazza’. Adrenalina in circolo e passione che accompagna le anime partenopee verso il sold out, l’ennesimo di Fuorigrotta. Lì dove arrivano gli azzurri accolti con un fragoroso boato. Non è la Solfatara, potete stare tranquilli. Sono vibrazioni di felicità, attimi che mai avevamo pensato di rivivere a così stretto giro dallo storico trionfo. Giorni inseguiti a ripetere che l’Inter sì, è la squadra da battere. Però il Napoli non ha le Coppe: gioca una volta alla settimana e ha Conte in panchina.

La Champions da conquistare aritmeticamente come primo obiettivo stagionale. Perchè a queste latitudini mancano le sfide europee, non ce ne voglia chi ha insiste di organizzare la partitella di calcetto per forza tra il martedì e il mercoledì. Nella domenica della svolta non sono ammessi errori di calcolo. “Vincere, vincere…vincere”: l’urlo a squarciagola proveniente dai settori popolari coinvolge anche i Distinti e le Tribune. Come una social catena del Leopardi ai tempi dell’IA: unire le forze per il bene comune e sentirsi parte di un sentiero che può trasformarsi in storia.

Calcio Napoli, l’adrenalina nella notte insonne

Le chiacchiere vengono dissipate dalle prime impressioni sul rettangolo verde. Non c’è Raspadori e con la influenza tramonta anche l’idea del 4-4-2. Di necessità, virtù per il condottiero di Lecce, che offre una compressa da 1 g di paracetamolo all’uomo di Bentivoglio e arruola subito Spinazzola. Serve un soldatino che nel cv presenti corsa, dinamismo, spirito di sacrificio e che metta in pratica le direttive di Conte.

Il Napoli si schiera con un 4-3-3 atipico, gioca a memoria e sfrutta le rotazioni della catena destra Politano – Anguissa – Di Lorenzo per disorientare la retroguardia dell’amico Vanoli. Che chissà… sarà stato contattato? Lukaku non segna e non fa assist ma apre varchi. Maripan si attacca come una medusa, non punge ma non si rende conto che il suo lavoro in realtà concede spazi e centimetri al principe di Lancaster. Testimoni oculari giurano che dalle parti dell’Old Trafford ci siano ancora tifosi che piangono quel ragazzone, che adesso indossa con orgoglio e senso di appartenenza la casacca azzurra con il numero otto sulle spalle.

Le sembianze di un extraterrestre giunto nel contesto a lui più congeniale: McTominay incide nella lotta Scudetto, caricando gli uomini di Conte e il Calcio Napoli davanti all’Inter di tre lunghezze, a quattro turni dal termine. Un Napoli autoritario e convincente domina il confuso Torino e risponde al prodigioso Soulé. Estasi al ‘Maradona’: la platea esulta e sogna di rivivere le emozioni del maggio 2023. La matematica si intreccia alla realtà, perchè il Napoli può concedersi anche il lusso di un pari sabato a Lecce, in casa con il Genoa, al ‘Tardini di Parma o all’ultimo ciak, contro il Cagliari.

È proprio il caso di dirlo. La vita può cambiare da un momento all’altro. Per un’offerta di lavoro o dopo aver incontrato la donna dei sogni. E così anche nel calcio, le favole possono divenire realtà. Con il lavoro, il sacrificio, la passione e l’immenso coraggio il Napoli adesso è padrone del proprio destino, capitano della propria anima e soprattutto con le mani sullo Scudetto.

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