Luca Abete indaga su Pino Grazioli e le sue minacce punitive
Fonte: Pagina Facebook ufficiale di Striscia la notizia

Striscia la Notizia accende i riflettori sul giornalista social e sul legame con l’onorevole Borrelli
Luca Abete indaga su Pino Grazioli – Striscia la Notizia ha dedicato un servizio a Pino Grazioli, giornalista noto sui social per i suoi video dai toni duri e provocatori. Secondo l’inviato Luca Abete, Grazioli pubblica abitualmente contenuti intimidatori contro chi esprime opinioni diverse dalle sue, arrivando a organizzare vere e proprie “spedizioni punitive” davanti alle case dei “malcapitati”.
Il servizio si concentra anche sul rapporto tra Grazioli e Francesco Emilio Borrelli, deputato dell’Alleanza Verdi Sinistra. Intervistato da Abete, l’onorevole prende le distanze dai comportamenti del giornalista: “Abbiamo fatto delle battaglie insieme che rivendico tutte, ma Pino ha la sua attività da giornalista, non sta sempre con me. Non mi vedrai mai fare cose di quel tipo”.
Alla domanda su minacce e incursioni sotto casa delle persone, Borrelli risponde con fermezza: “Sono contrario. Non si va sotto casa delle persone, non esistono le spedizioni punitive. Dirò a Pino che non può continuare ad avere questi toni se vuole continuare a fare delle battaglie con me”.
Il tono dell’inchiesta si alza quando Abete chiede se Grazioli sia un giornalista o un cialtrone. “Chi si comporta male è sempre un cialtrone”, taglia corto Borrelli.
Abete ricorda l’attacco di Grazioli a Striscia dopo il servizio sul doppio listino a Napoli
Luca Abete indaga su Pino Grazioli ricordando che si era scagliato contro Striscia la Notizia in passato, dopo un servizio del tg satirico sul doppio listino in un negozio di elettronica a Napoli. In quell’occasione, l’inviato di Striscia fu allontanato in malo modo e addirittura rinchiuso all’interno del negozio. Invece di solidarizzare con l’inviato, Grazioli criticò Striscia, schierandosi secondo Abete dalla parte del commerciante.
“Ma perché il giornalista ha attaccato Striscia al posto di esprimere solidarietà per l’aggressione subita? Non sarà mica perché pubblicizza l’attività del commerciante in questione?”, si domanda l’inviato nel servizio, chiudendo con il tentativo fallito di intervistare Grazioli, respinto dall’avvocato del giornalista.
L’inchiesta di Abete pone interrogativi seri sul ruolo e sul linguaggio di chi si presenta come giornalista sui social, e sulla responsabilità di chi, come i politici, condivide battaglie pubbliche con figure così controverse.
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