Agente arrestato: voleva introdurre droga e telefoni nel carcere

Agente arrestato – La polizia ha arrestato un ispettore in servizio presso il carcere di Santa Maria Capua Vetere (Caserta).

L’arrestato cercava di introdurre cellulari e cocaina nell’istituto penitenziario. I colleghi di lavoro, hanno controllato il 52enne durante il suo turno.

Le forze dell’ordine hanno trovato nella sua disponibilità 19 cellulari, 20 cavi di alimentazione e 35 grammi di cocaina, destinati ai detenuti.

Agente arrestato: i dettagli della vicenda

Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha convalidato l’arresto, su richiesta della Procura, avvenuto nel weekend. L’ispettore è accusato di detenzione ai fini di spaccio, introduzione di cellulari in carcere e corruzione.

Si ritiene che l’agente avesse concordato con alcuni detenuti per ricevere un compenso in cambio dell’introduzione di droga e telefoni.

Questo è il quarto caso in poco più di 18 mesi, con indagini su personale penitenziario. Casi in cui gli agenti tentano di introdurre materiale vietato o di favorire detenuti nel loro trattamento carcerario. In passato, ci sono stati arresti simili, come quello di un agente trovato con hashish a gennaio. Inoltre, il caso di un operatore socio-sanitario arrestato a giugno con cellulari e cavetti USB.

La Procura, diretta da Pierpaolo Bruni, continua a mantenere un’attenzione rigorosa sul carcere di Santa Maria Capua Vetere. Il carcere è già noto per le violenze subite dai detenuti nel 2020, che hanno portato a un maxi-processo con oltre 100 imputati. In aggiunta tra gli imputati vi erano poliziotti penitenziari, funzionari del DAP e medici dell’ASL.

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