8 Aprile 2025

Follia a Marano, il racconto di una giornata da far west

Dettagli raccapriccianti di un delitto passionale che ha sconvolto la comunità a confine tra Marano e i Camaldoli.

Profilo Instagram Milko Gargiulo

FOLLIA A MARANO, IL RACCONTO DI UNA GIORNATA DA FAR WEST

Un delitto passionale in piena mattinata davanti a una scuola dell’infanzia e delle elementari dopo un lungo inseguimento. Una tragedia enorme che ha sconvolto la comunità a confine tra i comuni di Marano e Napoli. Un omicidio per il rivale in amore e poi il suicidio a pochi chilometri di distanza davanti agli occhi impietriti di genitori e bambini.

La vittima è Milko Gargiulo, cinquanta cinquenne molto conosciuto nell’ambito delle palestre partenopee. Che amava uno stile di vita sano e regolare. Un ex funzionario di banca, successivamente broker finanziario con la passione per gli allenamenti, lo sport e la forma fisica che anche il sottoscritto ha avuto modo di conoscere. Milko frequentava l’ex compagna di Andrea Izzo, che però non ammetteva la fine della sua relazione e che la donna avesse scelto proprio il suo rivale. Il fatto di aver scoperto della nuova storia d’amore dai messaggi scambiati su Whatsapp aveva scatenato una gelosia cieca e cinica. Al punto da attuare un piano preciso.

Follia a Marano: denunce per stalking ma nessuna risposta

L’uomo era stato reiteratamente denunciato da Milko, che era intensamente pedinato e stalkerato. Due denunce a carico ma evidentemente non bastavano per far arretrare Andrea Izzo, che voleva discutere e farsi giustizia da solo. Da evidenziare e comprendere le ragioni per le quali non gli era stata sottratta l’arma. E se l’individuo in questione avesse regolare possibilità di detenere l’arma. L’assassino importunava di continuo Milko e per affrontarlo si era recato presso un noto centro fitness della zona armato. Lì era sicuro di poter trovare il suo rivale.

Izzo aveva molto probabilmente provato a riallacciare i contatti con la donna, figlia di un ristoratore dei Camaldoli. Ma invano. Fino a farsi fagocitare dalla gelosia e dalla rabbia, tramutata in bramosia di dominio: e infine in omicidio premeditato, con l’aggravante di un lungo inseguimento partito proprio dalla zona di Via Guantai ad Orsolone.

Andrea Izzo ha provato a sparare Milko Gargiulo già ad alcuni chilometri di distanza dal luogo del delitto. Ma la vittima era riuscito a tamponarlo e farlo cadere dallo scooter in largo Decina, nei pressi dell’omonima scuola, a pochi passi dall’edicola e dal bar ‘Il Bilancione’. Poi gli attimi di follia. La caduta dallo scooter non permettono a Izzo di desistere. Anzi, è deciso e fermo nel suo intento: l’assassino vuole uccidere il rivale. E riparte l’inseguimento fino all’esterno della scuola parificata ‘Papa Luciani’. È lì che Gargiulo rimane impantanato nel traffico mattutino della zona. Proprio nel momento di ingresso dei bambini dell’infanzia. E dei scolari della scuola elementare. Izzo raggiunge Gargiulo e lo fredda con cinque pesanti colpi di pistola da posizione ravvicinata.

Alcuni passanti giurano di averlo visto ancora cosciente negli attimi immediatamente successivi, ma per Milko non c’è stato più nulla da fare. Izzo intanto è una furia e manda la foto del cadavere per avvisare l’ex moglie della vicenda. Per poi scappare a chilometri di distanza di nuovo in Via Guantai ad Orsolone, nei pressi dell’ingresso del Bosco dei Camaldoli. Dove si rinsavisce e punta la stessa pistola verso sé stesso. Concludendo una giornata tragica con un omicidio – suicidio, che rientra in una delle pagine di cronaca nera più scabrosi della storia flegrea. Intanto una persona che lavora nel forno dei famiglia della donna si sente male e sono stati necessari gli interventi dell’automedica e dell’ambulanza del Cardarelli per gli accertamenti del caso.

Traffico in tilt fino alle prime ore del pomeriggio nella zona collinare con notevoli disagi alla viabilità sulla fondamentale arteria di Via Marano Pianura, che collega la zona centrale di Marano con la collina dei Camaldoli. Strada interdetta per i rilievi della polizia scientifica, che ha dovuto attendere l’arrivo del magistrato per rimuovere il corpo esamine della vittima. E ricostruire l’esatta dinamica della vicenda. Alla quale hanno assistito con paura i genitori dei bambini che si recavano a scuola e i tanti automobilisti che alle prime ore del giorno viaggiano in entrambe le direzioni di marcia.

Una vicenda che ha creato scalpore tra i residenti e la comunità a confine dei Camaldoli. Con ritardi dei mezzi di trasporto, di soccorso, delle forniture per la Farmacia ‘Torre Caracciolo’, per le attività commerciali della zona, che è sprofondata in un silenzio atipico che non le appartiene. Ed è finita in prima pagina per un vile evento, che ha stravolto diversi nuclei familiari.

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