Calcio Napoli, che rimpianto a Venezia
Il commento all'indomani di Venezia - Napoli.

CALCIO NAPOLI, CHE RIMPIANTO A VENEZIA
I veneti cercano l’ampiezza per impensierire gli azzurri e far arretrare Spinazzola e Di Lorenzo. Gilmour (o Lobotka) in mezzo ai centrali per provare a costruire con qualità. Okafor e tridente mosse troppo tardive (sarebbe stata domanda idonea al mister) per modificare l’inerzia del match. Imprecisione ed errori in fase di possesso per gli uomini di Conte (campo era bagnato, come mostrato da Dazn), che in laguna perdono due punti preziosi. Nel giorno in cui l’Inter vince con merito a Bergamo.
Gli azzurri non mostrano subito l’intensità e l’applicazione dei giorni migliori. Le gare contro Inter e Fiorentina sono lontane per qualità nel fraseggio e anche per tenuta atletica. I lagunari giocano a viso aperto, provano a tenere il possesso palla ed allargare il gioco per Zerbin ed Ellertson, costringendo gli azzurri a ripiegare sui repentini e frequenti cambi di gioco. Le chances migliori arrivano comunque per gli azzurri con il palo colpito da Giacomo Raspadori. E il colpo di testa di Lukaku, ben servito da Spinazzola. Gli uomini di Conte si affacciano con maggiore insistenza nel finale di frazione con le avanzate dei laterali bassi: Di Lorenzo e Spinazzola contribuiscono ad alzare il baricentro del gioco ed allargare le maglie dei veneti.
Calcio Napoli, occasione gigante nel finale
Il tempo passa. Il timore di non sbloccare la gara è forte dagli spalti del ‘Pierluigi Penzo’. Si sentono i tifosi partenopei giunti in trasferta. Ed è da applausi lo striscione nel settore ospiti di vicinanza alle persone colpite dal fenomeno del bradisismo nei Campi Flegrei. Il Napoli cala alla distanza. Lobotka e Politano sono in debito di ossigeno. Conte se ne accorge ma preferisce non cambiarli, perchè evidentemente ritenuti indispensabili per la manovra e il gioco dei suoi ragazzi.
Si fa male Rrahmani, che era stato provvidenziale con Meret nell’occasione del primo tempo su Fila. Entrano Juan Jesus (al posto del kosovaro), Olivera, Anguissa e Okafor. Gli azzurri passano al tridente. Confusione nell’ultimo quarto d’ora, con il mister che avrebbe dovuto e potuto anticipare le sostituzioni. C’è Simeone al posto di Lukaku. E proprio nei minuti finali, Lobotka fa ripartire l’azione. Pallone nella disponibilità di McTominay (sempre pericoloso con la sua statura), che serve Okafor. Il calciatore svizzero vede in area il Cholito che non riesce a battere l’MVP del match, visibilmente emozionato dopo il triplice fischio finale. Delusione ed amarezza, ma anche la consapevolezza di avere altre nove finali a disposizione. Chiaramente con il pensiero di avere l’Inter davanti, da ieri sera con tre punti di distacco.
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