Invasione Roccaraso, tik-toker all’assalto: “Andiamo”
Si rischia una nuova invasione di pendolari partenopei a Roccaraso e dintorni.
INVASIONE ROCCARASO, TIK-TOKER ALL’ASSALTO: “ANDIAMO”
Il precedente dello scorso fine settimana non è passato inosservato. Dopo il boom di pendolari campani verso la ridente località montana di Roccaraso, il Sindaco di Roccaraso e di comuni limitrofi hanno deciso di mettere in atto misure di contenimento. Per contenere il flusso di turisti provenienti da Napoli, dalla sua Città Metropolitana e in generale dalla Campania.
La decisione del primo cittadino e dei suoi omologhi evidentemente non piace ai tik-toker che non intendono assolutamente fare un passo indietro e desistere. Ci sono ancora video gli influencer in questione invitano i propri followers ad aderire al pacchetto – vacanza di un giorno sulle piste piene di neve tra Roccaraso e dintorni. Con un prezzo decisamente in saldi di circa venti – trenta euro a persona.
Invasione Roccaraso, ci sarà anche Borrelli
L’organizzazione prevede la partenza da Napoli intorno alle 6:30 del mattino con un ritorno previsto nel tardo pomeriggio – sera. Possibile nuovo assalto dunque nel prossimo fine settimana. Per l’occasione ci sarà in loco anche il deputato di Alleanza Verdi Sinistra Francesco Emilio Borrelli. Il politico ed attivista partenopeo rende conto che ci sono ancora tanti tik-toker napoletani (che lui stesso ha pubblicato, rendendoli virali) che spingono ad invadere la cittadina di Roccaraso.
Millecinquecento anime arroccate sulla montagna, che affaccia sulla straordinaria Castel di Sangro, conosciuta ulteriormente dai napoletani negli ultimi anni per essere ormai da anni la sede del ritiro estivo. In realtà la società soggiorna a Rivisondoli ma il campo di allenamento e per le partite è il ‘Teofilo Patini’.
Intanto Borrelli lancia un appello: “Le prenotazioni avrebbero già superato quota ventimila. I provvedimenti adottati dai sindaci di Roccaraso, Castel di Sangro, Pescocostanzo, Rivisondoli e Rocca Pia, con l’avallo dell’Anas, per fissare il tetto dei cento bus, e della Prefettura dell’Aquila sembrano non avere alcun effetto sulla febbre delle gite sulla neve”
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